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Cronaca

Paura all’alba a Poirino: auto si ribalta per evitare un animale

Un animale attraversa la strada, l'auto sbandata finisce nel fosso. Conducente trasportato all'ospedale di Chieri

Auto si ribalta a Poirino: paura in via Isolabella, ma il conducente è salvo

Paura all’alba a Poirino: auto si ribalta per evitare un animale (foto archivio)

Una sterzata improvvisa, l’auto che sbanda e finisce fuori strada, si ribalta nel fosso e si schianta contro un ponticello in cemento. È successo nelle prime ore del mattino di venerdì 11 luglio a Poirino, lungo via Isolabella, in una zona dove la campagna sfiora l’asfalto e gli imprevisti non mancano.

Alla guida c’era un uomo che ha perso il controllo del veicolo e ha terminato la corsa rovesciato nel fossato laterale. Per fortuna non ci sono state conseguenze gravi, ma lo spavento è stato forte. Quando i soccorsi sono arrivati, il conducente era già fuori dall’abitacolo, cosciente e collaborativo. Ai Carabinieri della Compagnia di Chieri ha raccontato di aver sterzato all’improvviso per evitare un animale selvatico sbucato sulla carreggiata.

Auto si ribalta a Poirino

La scena dell’incidente ha attirato diversi passanti e residenti, accorsi sul posto dopo il fragore dell’impatto. A intervenire per primi sono stati i sanitari della Croce Verde di Villastellone, che hanno prestato le cure sul posto e poi trasportato l’uomo in ospedale a Chieri per ulteriori accertamenti. Le sue condizioni sono buone, ma per precauzione è stato trattenuto in osservazione.

I militari hanno effettuato tutti i rilievi necessari per ricostruire la dinamica del sinistro, che appare legata a un evento spesso sottovalutato: la presenza di fauna selvatica lungo le strade secondarie. In tratti come quello di via Isolabella, dove la vegetazione è fitta e le abitazioni diradano, l’attraversamento improvviso di lepri, caprioli o volpi può causare incidenti anche gravi.

La vicenda riaccende la discussione sulla sicurezza stradale nelle aree rurali, dove non bastano limiti di velocità e segnaletica se il contesto ambientale non viene monitorato. Alcuni residenti lamentano da tempo l’assenza di dissuasori o barriere nei punti più critici della zona.

Il conducente, ancora sotto shock, è stato sentito dai carabinieri ma non risulta indagato. Resta da capire se sarà necessario un intervento strutturale per limitare i rischi futuri in quel tratto di provinciale, oggi tornato alla normalità ma segnato dai segni lasciati sull’asfalto e sul cemento del ponticello.

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