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Cronaca
07 Luglio 2025 - 12:11
Tensione in condominio, minaccia i vicini e i Carabinieri (foto archivio)
Una lite tra vicini è degenerata domenica 6 luglio in pieno centro a Casale Monferrato, trasformando una tranquilla serata estiva in un episodio di tensione e minacce che ha richiesto l’intervento urgente delle forze dell’ordine. La chiamata al 112 è arrivata in serata da un condominio del centro, dove si stava consumando un acceso scontro tra due uomini. I toni, fin da subito, sono apparsi fuori controllo. E quando sul posto sono arrivati i Carabinieri, il quadro si è fatto ancora più preoccupante.
A creare maggiore allarme è stato il comportamento di un 48enne residente nello stabile, visibilmente alterato, che non solo ha proseguito nel minacciare il suo vicino – un uomo più giovane – ma ha anche aggredito verbalmente i militari, insultandoli e arrivando a fare espliciti riferimenti all’uso di armi. Una condotta che ha trasformato un banale litigio in una situazione di pericolo potenziale per tutti i presenti.
I Carabinieri hanno quindi deciso di accompagnare l’uomo nel proprio appartamento, nel tentativo di ridurre l’escalation verbale. Una volta all’interno dell’alloggio, secondo quanto previsto dalla prassi operativa, è stata avviata una perquisizione per verificare l’eventuale presenza di armi. La scelta si è rivelata quanto mai opportuna: durante i controlli, è stata effettivamente trovata una pistola ad aria compressa, che, seppure non letale, poteva rappresentare un serio elemento di minaccia in mani sbagliate. L’arma è stata sequestrata a scopo cautelativo e l’uomo è stato arrestato con l’accusa di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma l’intervento dei militari ha impedito che la situazione potesse degenerare ulteriormente. Le fasi concitate della vicenda hanno attirato l’attenzione anche degli altri inquilini del palazzo, alcuni dei quali hanno raccontato di aver sentito urla provenire dalla scala e di essersi barricati in casa in attesa che tornasse la calma. Un timore giustificato, anche alla luce della condotta del 48enne, definita da fonti investigative come “estrema e imprevedibile”.
L'intervento dei Carabinieri
Il caso è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria di Vercelli, competente per territorio, che dovrà decidere se convalidare l’arresto e quali misure adottare nei confronti dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine per comportamenti analoghi. Secondo quanto trapelato, non si esclude che possa essere richiesta una perizia psichiatrica, per valutare l’effettiva capacità dell’uomo di intendere e volere al momento dei fatti.
L’episodio mette ancora una volta in evidenza la delicatezza dei conflitti tra vicini, spesso sottovalutati, ma capaci di trasformarsi in pochi minuti in situazioni pericolose. Il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Casale ha ribadito l’importanza di rivolgersi sempre alle forze dell’ordine, senza tentare soluzioni improvvisate: "Il nostro obiettivo è prevenire, intervenire in sicurezza e proteggere tutte le persone coinvolte, senza mai alimentare lo scontro". Parole che trovano conferma proprio nell’efficacia dell’intervento, rapido e risolutivo.
Nel quartiere, intanto, resta la preoccupazione. Alcuni residenti del condominio hanno chiesto un incontro con l’amministratore dello stabile per valutare come affrontare la situazione dal punto di vista civile, mentre altri parlano apertamente di convivenza difficile con un individuo "da tempo incline alla provocazione".
Casale Monferrato, nota per essere una cittadina tranquilla, si trova così a fare i conti con un episodio che, pur circoscritto, riaccende il dibattito sulla sicurezza urbana e sulla tenuta delle relazioni sociali all’interno delle comunità condominiali. In tempi in cui la fragilità emotiva e la rabbia trovano spesso sfogo in modi imprevedibili, la prontezza e la professionalità delle forze dell’ordine restano un baluardo essenziale.
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