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Cronaca
03 Luglio 2025 - 17:55
Incendio in cantina, neonati in salvo: paura a Torino, otto evacuati da via Ascoli
Un pomeriggio di paura, fumo e coraggio. A Torino, nel tardo pomeriggio di giovedì 3 luglio 2025, un incendio scoppiato nelle cantine di un condominio di via Ascoli ha trasformato una tranquilla giornata estiva in un'emergenza drammatica. Erano le 17:26 quando l’allarme è stato lanciato: in pochi minuti, le fiamme hanno invaso i locali sotterranei e il vasto fumo ha cominciato a salire lungo le scale, minacciando chi si trovava ai piani superiori. Alcuni residenti, intrappolati nei loro appartamenti, hanno atteso con il fiato sospeso l’arrivo dei soccorsi.
A rispondere all’emergenza sono state quattro squadre dei Vigili del Fuoco, che si sono precipitate sul posto con mezzi e autorespiratori, consapevoli della gravità della situazione. La priorità: salvare chi era ancora dentro, in particolare i più fragili. In una scena che ricorda più un film drammatico che la realtà quotidiana, gli operatori si sono fatti largo tra il fumo denso, riuscendo a portare in salvo otto persone, tra cui due neonati, avvolti da coperte umide per proteggerli dalle esalazioni.
Le operazioni di soccorso si sono protratte per ore. I vigili del fuoco hanno lavorato nel caldo soffocante del sotterraneo e nel buio disturbato solo dalle luci delle torce e delle maschere, mentre l’aria si faceva sempre più irrespirabile. Il vasto rogo ha bruciato materiale accatastato nelle cantine, rilasciando un fumo nero e acre che ha rapidamente saturato il vano scala, rendendo impossibile l’evacuazione autonoma. I tecnici non hanno ancora confermato l’origine esatta del rogo, ma si ipotizza un corto circuito o un accumulo di materiali infiammabili abbandonati nei locali tecnici, forse da tempo senza adeguata manutenzione.
Uno degli inquilini, visibilmente scosso, racconta: «Eravamo a tavola, abbiamo sentito un odore strano e poi l’allarme antincendio. In pochi minuti, il fumo era ovunque. Senza i vigili del fuoco, non saremmo usciti vivi». Gli altri residenti si sono ritrovati in strada, alcuni con gli occhi arrossati e ancora avvolti nei teli salvavita forniti dai soccorritori.
L'intervento dei vigili eroi
L’intervento degli operatori del 115 è stato decisivo. Non solo hanno evitato che le fiamme si propagassero ai piani superiori, ma sono riusciti a mettere in salvo tutti gli abitanti presenti, evitando quella che avrebbe potuto essere una vera e propria tragedia. I due neonati, considerati i casi più delicati, sono stati visitati dai sanitari del 118 sul posto e, fortunatamente, non sono in pericolo. Nessuno dei residenti ha riportato gravi danni, ma in molti resteranno fuori casa per qualche giorno, il tempo necessario a bonificare l’edificio e verificare le condizioni strutturali.
Nel frattempo, la comunità di via Ascoli ha dato prova di grande solidarietà. Alcuni condomini hanno aperto le loro case per accogliere i vicini rimasti fuori, altri hanno distribuito acqua e conforto. In serata, diverse famiglie si sono ritrovate nel cortile interno per commentare a bassa voce l'accaduto, increduli di aver vissuto un momento così drammatico.
La vicenda ha anche acceso i riflettori su un problema cronico nei palazzi torinesi: la sicurezza antincendio nei locali comuni spesso sottovalutata, e la gestione disordinata delle cantine. In molti edifici, vecchi impianti elettrici, scarsa manutenzione e materiali infiammabili lasciati nei corridoi rendono il rischio incendio un pericolo reale. «Servono controlli più frequenti e una maggiore sensibilizzazione», sottolineano i residenti, che ora si interrogano sulla fragilità del loro stesso condominio.
Il Comune, intanto, ha avviato un monitoraggio dei palazzi della zona, per accertarsi delle condizioni di sicurezza nei sotterranei e nei vani tecnici. «È fondamentale prevenire», ha dichiarato un portavoce dell’assessorato alla Protezione Civile, «ma anche formare i cittadini a riconoscere i segnali di pericolo e ad agire rapidamente».
In via Ascoli, intanto, si tira un sospiro di sollievo. Il bilancio, per fortuna, è solo di tanta paura e qualche intossicazione lieve. Ma resta il segno di un incendio che ha messo tutti alla prova – e che ha mostrato ancora una volta il valore insostituibile di chi, ogni giorno, entra nelle fiamme per salvare vite.
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