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Cronaca
03 Luglio 2025 - 11:54
Blitz della polizia a Borgo Vittoria: recuperati diversi veicoli rubati
È iniziata all’alba del 3 luglio 2025 l’operazione che ha riportato le forze dell’ordine nei cortili delle case popolari di via Sospello, nel quartiere Borgo Vittoria a Torino. A muoversi sono stati gli agenti del commissariato Madonna di Campagna, affiancati dal reparto mobile e dal reparto prevenzione crimine. A collaborare sul posto anche la polizia municipale, i tecnici dell’ATC e l’assessore regionale Maurizio Marrone, in un’azione che ha restituito ai cittadini il controllo su uno spazio da troppo tempo abbandonato al degrado.
Questa volta non si è trattato di uno sgombero abitativo, anche se due alloggi restano ancora occupati abusivamente e verranno probabilmente affrontati in un secondo momento. Il focus del blitz è stato piuttosto sul recupero di beni rubati e sull’interruzione di un circuito di microcriminalità che, nel tempo, ha trasformato l’area in una zona franca. Il bilancio parla chiaro: tre motorini rubati, una bicicletta e un’auto carbonizzata, abbandonata da oltre un anno nel cortile del comprensorio, sono stati individuati e sequestrati.
L’azione è stata pianificata a seguito delle numerose segnalazioni dei residenti, esasperati da un contesto di degrado crescente. Non solo veicoli rubati: negli ultimi mesi la zona era diventata teatro di piccoli roghi, vandalismi, spaccio e presenze sospette a ogni ora. Il cortile, un tempo destinato alla vita di comunità, si era trasformato in un deposito di rifiuti e refurtiva, con gravi rischi per la sicurezza e la vivibilità del quartiere.
Blitz della Polizia
L’assessore regionale Maurizio Marrone, presente durante l’operazione, ha parlato senza mezzi termini di «ennesima operazione di riqualificazione» nelle case popolari. Secondo Marrone, in via Sospello «esistono ancora sacche di illegalità», ma il blitz di questa mattina rappresenta «un segnale forte e inequivocabile». Ha inoltre assicurato che il processo di contrasto alle occupazioni abusive e alla microcriminalità proseguirà con determinazione, pur riconoscendo le difficoltà operative e amministrative che questi interventi comportano.
La tensione in zona resta alta, ma l’intervento ha generato un’ondata di sollievo tra i residenti. In tanti hanno osservato dalle finestre l’arrivo delle volanti e dei mezzi della polizia, commentando con soddisfazione la presenza dello Stato in un contesto che da troppo tempo sembrava dimenticato. Alcuni cittadini hanno sottolineato come la riqualificazione dell’area non possa passare solo attraverso i blitz, ma richieda anche una presenza costante delle istituzioni, manutenzione degli spazi comuni e opportunità per chi vive in questi quartieri.
Il caso di via Sospello non è isolato. Si inserisce in un quadro più ampio di interventi messi in campo in varie zone della città dove le case popolari convivono da anni con abbandono, abusivismo e criminalità diffusa. Torino, negli ultimi mesi, ha visto moltiplicarsi operazioni simili in quartieri come Aurora, Barriera di Milano e Mirafiori, a dimostrazione di una volontà politica e istituzionale di non lasciare indietro nessun pezzo della città.
Ma se le operazioni repressive sono necessarie per ripristinare l’ordine, non bastano a risolvere i problemi strutturali che affliggono queste periferie. Servono investimenti nella scuola, nel welfare di prossimità, nei centri aggregativi, così come una riflessione seria sulla gestione degli alloggi pubblici, spesso lasciata all’abbandono fino a trasformarsi in terreno fertile per attività illegali.
L’auto bruciata recuperata questa mattina è solo l’emblema di un degrado che ha messo radici. Ma anche della possibilità di un riscatto, se la politica saprà accompagnare queste operazioni con strategie a lungo termine. I cittadini, nel frattempo, restano in attesa di vedere se la speranza di oggi si trasformerà in cambiamento reale.
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