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Cronaca

Adrenalina scaduta e punturine a rischio: Procura indaga su medico estetico del torinese

I NAS smascherano studio estetico

Adrenalina scaduta e punturine a rischio: Procura indaga su medico estetico del torinese

Adrenalina scaduta e punturine a rischio: Procura indaga su medico estetico del torinese

Faceva punturine e trattamenti estetici con farmaci scaduti. Adrenalina, per la precisione. Una sostanza potente, usata in emergenza per salvare vite, ma anche in ambito estetico per evitare reazioni avverse. Peccato che il medico in questione, titolare di uno studio in provincia di Torino, usasse fiale vecchie, oltre il limite della validità, violando ogni norma e mettendo a rischio la salute dei suoi pazienti. A scoprire tutto sono stati i Carabinieri del NAS di Torino, che durante un’ispezione nello studio hanno trovato 44 fiale di adrenalina scadute e una già utilizzata, buttata nel contenitore dei rifiuti. Un dettaglio che conferma i sospetti: quei farmaci non erano lì per sbaglio. Venivano usati. E forse non solo una volta.

Il medico è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di somministrazione di medicinali guasti, un reato che ora è sul tavolo della Procura della Repubblica di Torino. Le indagini sono in corso e puntano a chiarire se e quanti pazienti possano aver subito conseguenze fisiche da quei trattamenti. Al momento il caso è aperto, ma il quadro è grave: prodotti non conformi, pazienti ignari, rischi enormi per la salute.

Il blitz dei NAS

Il blitz dei NAS non è stato casuale. Partiva da una segnalazione, forse da un cliente insospettito, forse da un’anomalia burocratica. Sta di fatto che gli accertamenti hanno confermato tutto: nel frigorifero dello studio, tra aghi, siringhe e altre fiale, c’era adrenalina abbondantemente oltre la data di scadenza. E in medicina, le scadenze non sono un dettaglio: un farmaco deteriorato può perdere efficacia, alterare il suo comportamento chimico, provocare reazioni imprevedibili.

L’invito dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni è chiaro e diretto: “Fate attenzione a chi vi affidate per i trattamenti estetici. Non basta un camice e una targhetta. Verificate sempre le qualifiche del professionista, controllate che sia iscritto all’Ordine dei medici, chiedete che farmaci vengono usati. E se avete dubbi, consultate il sito del Ministero della Salute”.

Non è la prima volta che la medicina estetica finisce nel mirino per irregolarità e rischi nascosti. In un mercato in continua crescita, dove sempre più persone cercano ritocchi veloci e low cost, si moltiplicano anche gli operatori improvvisati, le scorciatoie, le truffe. E a pagarne il prezzo sono spesso i clienti, che si ritrovano con effetti collaterali gravi, infezioni, cicatrici, danni permanenti.

Nel caso del medico torinese, sarà la Procura a stabilire responsabilità e reati. Ma intanto l’indagine dei NAS ha squarciato un velo su una realtà opaca, dove la bellezza può trasformarsi in un pericolo reale. E dove, dietro un ago, può nascondersi molto più di una semplice ruga.

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