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Cronaca
18 Giugno 2025 - 15:45
Operaio di 20 anni precipita da un ponteggio: trasportato d'urgenza al CTO (immagine di repertorio)
Aveva solo vent’anni e stava lavorando in un cantiere quando è caduto dal ponteggio. Un volo improvviso, un impatto violento. Ora si trova in condizioni gravissime all’ospedale CTO di Torino.
È successo oggi, mercoledì 18 giugno 2025, a Cesana Torinese, in viale IV Novembre, nel cantiere di una casa in costruzione. L’operaio, di origine egiziana, è precipitato mentre si trovava a diversi metri d’altezza. L’incidente è avvenuto intorno all’ora di pranzo.
L’intervento dell’elisoccorso è stato immediato. Insieme ai sanitari sono arrivati anche i Vigili del Fuoco di Oulx, i Carabinieri della compagnia di Susa e gli ispettori dello Spresal dell’Asl To3, che ora indagano per capire cosa non ha funzionato. Non è ancora chiaro se il giovane indossasse sistemi di protezione o se il ponteggio presentasse anomalie strutturali.
Quel che è certo è che si tratta dell’ennesimo incidente grave in un cantiere piemontese. E il territorio interessato – Val di Susa, Canavese, cintura torinese – non è nuovo a episodi di questo tipo.
Lo scorso 12 maggio, un uomo di 47 anni è rimasto schiacciato da un robot industriale durante un intervento tecnico in uno stabilimento a Baldissero Torinese. È stato portato in codice rosso al CTO. Il caso ha riaperto il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro automatizzati.
Poche settimane prima, un muratore di 25 anni era precipitato da un’impalcatura a Spineto di Castellamonte, in un cascinale in ristrutturazione. Anche per lui è stato necessario l’elisoccorso. L’incidente è avvenuto in pieno giorno, durante operazioni considerate ordinarie.
In Val di Susa, un episodio simile era stato registrato a Almese il 17 giugno 2024: un antennista di Collegno era caduto da un tetto mentre stava effettuando un intervento. Le ferite riportate erano state gravi.
Questi incidenti continuano a ripetersi con cadenza preoccupante. I cantieri, le impalcature, i capannoni: cambiano i luoghi, ma la dinamica resta spesso la stessa. E le domande, anche. Perché manca ancora una cultura della prevenzione vera? Perché i dispositivi di protezione vengono ignorati o non forniti? Perché si continua a morire o a restare invalidi per un errore evitabile?
La risposta spetta alle indagini. Ma ogni volta arriva troppo tardi.
Elisoccorso. Immagine di repertorio
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