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Cronaca

Blitz della Polizia in Barriera di Milano: 49 arresti e 141 denunce

Controlli serrati della Polizia di Stato nel quartiere torinese. Sequestrati droga, armi e refurtiva. In azione squadre mobili, commissariati e uffici prevenzione

Polizia

Polizia (foto di repertorio)

Barriera di Milano, zona storicamente complessa della periferia nord di Torino, è stata teatro di una serie di operazioni di controllo straordinarie messe in campo dalla Polizia di Stato nelle ultime settimane. Il bilancio è pesante: 49 arresti e 141 denunce a piede libero. Un’azione repressiva capillare che ha colpito in particolare reati legati a droga, rapine, furti ed estorsioni, ma anche episodi violenti e violazioni delle norme sull’immigrazione.

Il primo fronte è quello della droga, e i numeri parlano chiaro. La Squadra Mobile ha tratto in arresto otto persone e ne ha denunciate sette, sequestrando due chili di hashish e numerose dosi di crack e cocaina. In parallelo, il Commissariato Barriera Milano ha arrestato sette individui e denunciato 18, sequestrando quasi 400 grammi di cocaina, 350 di hashish e 600 di marijuana. Una rete fitta, secondo gli inquirenti, fatta di piccoli spacciatori ma anche di figure già note alle forze dell’ordine.

Un altro fronte caldo è quello dei reati contro il patrimonio. Cinque persone sono state arrestate dalla Squadra Mobile per furto in abitazione e ricettazione, con la restituzione ai proprietari di monili in oro ed effetti personali rubati. Ancora più incisivo l’intervento del Commissariato, che ha arrestato nove persone e denunciato 24 per rapine, estorsioni e altri furti. In alcuni casi, le indagini hanno portato a individuare piccoli gruppi organizzati, attivi nella zona e specializzati in colpi mirati.

Non mancano poi i reati contro la persona: sette arresti per tentato omicidio, lesioni gravi e aggressioni. Due persone sono state denunciate per una rapina in strada ai danni di un’anziana, un caso che aveva suscitato particolare allarme sociale.

L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha svolto un ruolo chiave nelle attività quotidiane di pattugliamento, arrestando 13 persone per reati predatori e denunciandone 53 per minacce, lesioni, atti persecutori, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

C’è poi un dato trasversale: 37 denunce in stato di libertà per reati vari, dal possesso di armi alle violazioni della legge sull’immigrazione. Un segnale che evidenzia quanto il tessuto delinquenziale in Barriera di Milano sia variegato e interconnesso.

La questura di Torino ha diffuso questi dati con una nota ufficiale, sottolineando l’importanza di un approccio integrato alla sicurezza, in grado di coniugare attività di contrasto, prevenzione e presidio del territorio. “L’obiettivo – spiegano fonti interne – è restituire fiducia e vivibilità a una parte di città che, troppo spesso, finisce al centro della cronaca per episodi negativi”.

Barriera di Milano è da anni un quartiere al centro delle attenzioni istituzionali. Conosciuto per la sua vitalità multiculturale, è anche luogo di tensioni sociali e criminalità diffusa. E proprio per questo, interventi come quelli delle ultime settimane non rappresentano la soluzione, ma sono certamente un segnale forte di presenza dello Stato.

Ora si attende l’esito delle indagini e dei processi. Ma il messaggio sembra chiaro: in Barriera, qualcosa si sta muovendo. E chi delinque, oggi più di ieri, sa di avere gli occhi puntati addosso.

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