Tragedia in montagna: trovato morto l’escursionista scomparso

È finita nel peggiore dei modi la scomparsa di Luca Gerbino, 60 anni, escursionista esperto e residente a Cavallirio, in provincia di Novara. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato questa mattina, undici giugno, sul versante biellese del monte Bo, ai piedi di Punta Rusca, al confine tra il Biellese e la Valsesia.

Gerbino era partito il 25 maggio per una camminata in solitaria, direzione vetta. Nessun ritorno previsto in giornata, ma quando il 26 maggio non si è presentato agli appuntamenti con amici e familiari, è scattato l’allarme. Per giorni, squadre del Soccorso alpino, dei vigili del fuoco e della Guardia di finanza di Alagna hanno battuto la zona, tra sentieri impervi, canaloni e pietraie.

Il suo corpo è stato individuato solo oggi, dopo 17 giorni di ricerche incessanti, in una zona particolarmente impervia e poco visibile. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe stato vittima di una caduta fatale, probabilmente durante il rientro o in fase di discesa.

Il luogo del ritrovamento – Punta Rusca – è noto per la sua bellezza selvaggia, ma anche per i tratti esposti e pericolosi, specie per chi si muove da solo o senza attrezzatura specifica.

La salma è stata recuperata e trasportata a valle. Sul posto erano presenti anche i carabinieri, che ora formalizzeranno il decesso e informeranno la procura di Biella. I familiari, che per giorni avevano sperato in un epilogo diverso, sono stati avvisati nel primo pomeriggio.

Un uomo amato e rispettato nella sua comunità, Luca Gerbino era considerato un grande amante della montagna, preparato e prudente. Ma la montagna, a volte, non perdona.

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