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Cronaca
05 Giugno 2025 - 09:42
Venaria piange Piero Guglielmino: un addio che lascia il segno
Venaria Reale si è svegliata più sola. Nella notte del 4 giugno 2025, Piero Guglielmino si è spento all’ospedale Molinette di Torino, lasciando senza parole una comunità intera che lo aveva visto crescere, lavorare, ridere e stringere mani con la naturalezza di chi ha sempre vissuto con il cuore aperto. Aveva appena compiuto 60 anni, ma la sua energia era quella di un ragazzo. Il malore lo aveva colto all’improvviso, a pochi giorni da un semplice intervento di ernia ombelicale. Ricoverato d’urgenza, non ce l’ha fatta. E ora Venaria si stringe attorno alla sua famiglia, a sua moglie Ursula Vitiello, storica commerciante del centro, e ai loro due figli, in un dolore che si fa collettivo.
Piero era uno di quei volti familiari che si incontrano ogni giorno per strada. Sempre disponibile, sempre con una parola buona. Era stato per anni meccanico presso la concessionaria Benzi di viale Medici del Vascello, ma il suo cuore batteva anche tra le due ruote del negozio di bici e moto di famiglia, in via XX Settembre, un punto di riferimento per generazioni di venariesi. Chi passava da lì sapeva che, dietro il bancone, c’era più di un commerciante: c’era una persona vera. Un uomo che amava il suo lavoro, ma che metteva sempre al primo posto la famiglia, gli amici, lo sport, la comunità.
La sua grande passione era il calcio. Lo aveva praticato da giovane, militando in diverse squadre locali. Anche da pensionato, Piero non si era mai allontanato dai campi: seguiva il figlio in ogni partita, ogni allenamento, ogni trasferta. Era uno di quei padri che restano a bordo campo fino all’ultimo minuto, che non alzano la voce, ma incoraggiano con lo sguardo. Silenzioso, presente, fondamentale. E proprio il mondo del calcio ha reagito con commozione alla sua scomparsa. Il Venaria Calcio ha pubblicato un messaggio che è diventato virale nel quartiere: “Siamo tutti sconvolti per l’accaduto. Ovunque tu sia, sarai sempre nei nostri cuori. Ciao Piero!”. Anche La Torinese, squadra in cui milita il figlio, ha voluto lasciare un pensiero sentito, ricordando la sua figura discreta e il sostegno costante.
I ricordi si rincorrono, uno dopo l’altro. Quello più toccante arriva da Alex D’Herin, amico fraterno, che ha affidato ai social parole strappate dal cuore: “Un altro pezzo di cuore strappato alla vita. Rimane il silenzio a invadere l’anima. Ciao Pierino, amico d’infanzia, adolescenza e giovinezza. L’amicizia va oltre il destino della vita. Ti voglio bene anima buona”. È il segno di un legame profondo, che resiste anche alla morte.
Al momento non è stata ancora comunicata la data del funerale. Ma sarà sicuramente un addio collettivo, partecipato, sentito. Piero Guglielmino non era solo un bravo meccanico, non era solo il marito di Ursula o il papà di un giovane calciatore. Era un pezzo di Venaria, di quella città che sa essere umana, solidale, vera. La sua assenza sarà visibile. Il suo ricordo, invece, resterà incancellabile.
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