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Cronaca

Incendio nella notte a Torino: paura e coraggio alla comunità Terra Mia

Fiamme nella sede di recupero tossicodipendenti, un ferito e intervento tempestivo dei vigili del fuoco

Incendio nella notte a Torino: paura e coraggio alla comunità Terra Mia

Incendio nella notte a Torino: paura e coraggio alla comunità Terra Mia

Un incendio improvviso, nella quiete inquieta della notte torinese, ha colpito al cuore una delle realtà più preziose del territorio: la comunità Terra Mia, a Revigliasco, punto di riferimento per chi cerca di uscire dal tunnel della tossicodipendenza. Era la notte tra venerdì 16 e sabato 17 maggio 2025 quando, all’improvviso, le fiamme hanno cominciato a divorare una parte della struttura, situata in strada da San Vito, immersa nel verde e nel silenzio delle colline.

Nel giro di pochi minuti, la situazione è diventata critica. Il personale interno ha fatto evacuare i presenti, evitando il peggio. Uno di loro, però, è rimasto ustionato: le sue condizioni, pur non gravi, restano sotto osservazione. Un segno inciso nella pelle, testimone di un incubo scampato per poco.

L’intervento dei vigili del fuoco è stato tempestivo: le squadre partite dal comando cittadino hanno raggiunto la struttura in tempi record, domando le fiamme prima che potessero estendersi alle zone dormitorio o causare una tragedia. Al momento, le cause dell’incendio sono ancora da chiarire: non si esclude nessuna pista. Gli inquirenti stanno vagliando tutte le ipotesi, dall’accidentale all’eventuale gesto doloso. Per ora si sa solo che il rogo è partito dall’interno e si è propagato velocemente, favorito dalla presenza di materiali infiammabili e da una notte di vento secco.

Vigili del Fuoco

Ma dietro le cronache e le perizie, resta il colpo simbolico a una struttura che rappresenta molto più di un edificio. Terra Mia è un luogo dove ogni giorno si ricostruiscono identità, si rattoppano ferite invisibili, si inventano seconde possibilità. È una casa per chi non ha più casa, una scuola di resistenza umana. L’incendio ha colpito vite già fragili, già messe alla prova, ma non ha scalfito l’anima della comunità.

Nelle ore successive all’incidente, si è scatenata una gara di solidarietà: cittadini, ex ospiti, volontari, associazioni e operatori si sono offerti di aiutare, di donare, di rimboccarsi le maniche. Torino ha risposto, senza chiedere perché, ma chiedendo come aiutare. La speranza, ora, è che il centro possa tornare al più presto pienamente operativo, continuando a fare ciò che fa da sempre: accogliere chi ha toccato il fondo e vuole risalire.

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