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Cronaca

Ladri nella scuola media: rubati i pc e sfasciate le macchinette del caffè

L'opposizione chiede sicurezza: "Il Comune intervenga subito"

Ladri nella scuola media: rubati i pc e sfasciate le macchinette del caffè

Ladri nella scuola media: rubati i pc e sfasciate le macchinette del caffè

Fine settimana, scuola media Carlo Levi, Borgaro Torinese. I ladri sfondano l’ingresso, portano via diversi computer e devastano le macchinette del caffè. È l’ennesimo episodio. L’ennesimo segnale d’allarme.

Tanto che la minoranza consiliare “Uniti per Cambiare - Elisa Cibrario Romanin” ha deciso di alzare la voce. E lo ha fatto con un’interrogazione scritta, urgente, protocollata lunedì mattina.

“Che cosa intende fare l’amministrazione per mettere in sicurezza le scuole?” chiedono i consiglieri Luigi Spinelli, Elisa Cibrario Romanin e Matteo Stievano. E non è la prima volta. Perché di episodi simili, in città, se ne contano diversi. A febbraio, ad esempio, qualcuno si era introdotto negli uffici comunali al piano terra del Municipio, riuscendo a passare inosservato, nonostante le telecamere. E proprio su quel furto, durante il Consiglio comunale del 28 aprile, la minoranza aveva chiesto spiegazioni. La risposta del sindaco Claudio Gambino? Minimizzare: “Sarà stato un poveretto in cerca di rifugio”. Salvo poi promettere: “A breve ci sarà una grande novità in tema di sicurezza”.

Elisa Cibrario Romanin

Ma nel frattempo i ladri continuano a entrare. E i cittadini cominciano a perdere la pazienza. “È evidente – scrivono i consiglieri – che c’è un problema strutturale di controllo e prevenzione”. L’interrogazione ripercorre tutti i buchi neri della gestione sicurezza e pone cinque domande precise: quali misure siano già state adottate o siano in programma; se è prevista un’efficace videosorveglianza per il Municipio; se si intende rafforzare il sistema di telecamere nei pressi delle scuole; perché – nonostante le risorse – non si sia ancora intervenuti concretamente; e infine se ci sono sviluppi sull’accesso diretto alle telecamere della caserma dei Carabinieri di Caselle.

Il gruppo “Uniti per Cambiare” vuole risposte. Ma soprattutto vuole fatti. Perché a furia di promesse, i furti aumentano. E a farne le spese, ancora una volta, sono i ragazzi, gli insegnanti e chi lavora ogni giorno dentro gli edifici pubblici.

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