Cerca

Cronaca

Furto nella notte alla Pro Loco di Venaria: ladri in azione

Scassinata la sede di via Andrea Mensa, sottratto il fondo cassa e danneggiati gli arredi: un colpo studiato nei dettagli che colpisce uno dei simboli della socialità locale

Furto nella notte

Furto nella notte alla Pro Loco di Venaria: ladri in azione

Nella notte silenziosa tra giovedì 8 e venerdì 9 maggio, Venaria Reale si è svegliata più povera, e non solo nel portafoglio. Un gruppo di ladri ha colpito la sede della Pro Loco di Altessano e Venaria Reale, in via Andrea Mensa 34, lasciando dietro di sé non solo porte divelte e cassetti svuotati, ma una comunità ferita e amareggiata. L’irruzione è avvenuta con modalità quasi professionali: ingresso secondario forzato, un blitz chirurgico e devastante. L’obiettivo era chiaro – il fondo cassa – e i malviventi sono riusciti a portarselo via, mentre l’entità esatta del bottino è ancora in fase di quantificazione. Ma il danno vero va oltre la cifra: è il segnale di un attacco a un presidio di identità collettiva, un luogo che da anni è crocevia di cultura, tradizione e partecipazione attiva.

I carabinieri della compagnia di Venaria hanno avviato da subito le indagini. Fondamentali potrebbero rivelarsi le immagini delle telecamere di sorveglianza interne, ma anche quelle del sistema urbano, che controlla i varchi d’accesso e uscita dalla città. La tecnologia, questa volta, potrebbe fare la differenza e aiutare a restringere il cerchio intorno agli autori del colpo. Una banda organizzata? Un gesto isolato? Troppe le domande ancora senza risposta, mentre sul territorio serpeggia un senso diffuso di insicurezza.

Furto notturno

La Pro Loco, da sempre motore pulsante di eventi, feste popolari, mostre e attività civiche, non è solo un ufficio o una sede da depredare, ma una fucina di relazioni, di volontariato, di storie condivise. Colpirla significa colpire la fiducia di un intero quartiere, e forse è per questo che la notizia ha generato un’onda di solidarietà immediata. Sui social si moltiplicano i messaggi di sostegno, mentre i volontari – pur scossi – rilanciano: “Non ci fermeremo, ripartiremo più forti”.

Se da un lato si spera in una risposta rapida e concreta della giustizia, dall’altro è chiaro che la ferita è profonda. Non solo per ciò che è stato sottratto materialmente, ma per l’invasione violenta di uno spazio collettivo. Un simbolo, certo. Ma anche una casa aperta a tutti, che ora porta addosso i segni di una notte sbagliata.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori