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Cronaca

Castagnole Piemonte, colpo di sonno dopo il turno di notte: 31enne fuori strada sulla provinciale 141

La donna, di ritorno dal lavoro, ha perso il controllo della sua Ford Fiesta all’alba del 30 aprile. Soccorsa e trasportata in elicottero al CTO, è cosciente ma resta in osservazione. Indagini dei carabinieri di None sulla dinamica

Castagnole Piemonte

Castagnole Piemonte, colpo di sonno dopo il turno di notte: 31enne fuori strada sulla provinciale 141

Un’altra notte, un altro turno, un altro rientro verso casa che si trasforma in un incubo. A Castagnole Piemonte, all’alba di mercoledì 30 aprile, una giovane donna di 31 anni è finita fuori strada sulla provinciale 141, a pochi chilometri dalla sua abitazione. Al volante della sua Ford Fiesta, ha perso il controllo del mezzo probabilmente a causa di un colpo di sonno. Il veicolo è uscito di carreggiata e si è schiantato in un campo. Un impatto violento, improvviso, silenzioso. Ma per fortuna, non mortale.

Erano le prime luci del mattino, e la stanchezza accumulata in ore di lavoro notturno non ha lasciato scampo alla concentrazione. Una frazione di secondo, il capo che cede, le mani che mollano, il mezzo che scarta. E la Fiesta che finisce nella terra umida, piegata ma non distrutta. Sul posto sono arrivati i soccorsi in pochi minuti. La 31enne è stata trovata cosciente ma in condizioni serie, e proprio per questo è stato attivato l’elisoccorso che l’ha trasportata in codice giallo al CTO di Torino. Un viaggio veloce, deciso, dentro l’ennesima storia che poteva finire peggio. Al momento non è in pericolo di vita, ma resta in osservazione per accertamenti.

Incidente a Castagnole

I rilievi sono stati affidati ai carabinieri della stazione di None, che hanno delimitato la zona e gestito il traffico mentre il tratto di provinciale veniva chiuso temporaneamente. L’obiettivo è ricostruire la dinamica dell’incidente con precisione, anche se la pista più probabile resta quella della stanchezza. Nessun altro veicolo è rimasto coinvolto. Nessun passante, nessuna altra tragedia.

Eppure, il monito resta: guidare stanchi è come guidare ubriachi. Un pericolo sottovalutato, invisibile, ma terribilmente reale. Troppe volte si ignorano i segnali – occhi che bruciano, palpebre pesanti, sbadigli a raffica – convinti di poter resistere. E invece no: la stanchezza si prende tutto, anche la lucidità, anche la vita. Quella di Castagnole è una storia a lieto fine, ma solo per un soffio. Ed è per questo che va raccontata. Perché dietro un campo arato e un’auto accartocciata, c’è un messaggio che parla a tutti.

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