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Cronaca

Tragedia a Rivoli: l'anziana investita da un camion non ce l'ha fatta

L’incidente in corso Francia davanti a decine di passanti. La comunità sconvolta, il sindaco chiede testimoni. Ma resta il nodo sicurezza: quante vite devono ancora spezzarsi per cambiare le cose?

Tragedia a Rivoli

Tragedia a Rivoli: l'anziana investita da un camion non ce l'ha fatta

Lunedì mattina corso Francia, a Rivoli, è diventato scenario di un dramma. Un’anziana di 82 anni, che stava attraversando la strada all’altezza del civico 203, è stata travolta da un camion. Trasportata d’urgenza all’ospedale cittadino, è morta poco dopo, nonostante i tentativi disperati dei medici.

Il conducente del mezzo pesante, sotto shock, è stato portato in ospedale. La polizia locale ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, ma molte domande restano ancora senza risposta. Cosa è successo esattamente in quei secondi fatali? L’anziana stava attraversando regolarmente? Il camion procedeva a velocità consentita? E perché, su un’arteria così trafficata e sensibile, continuano a mancare misure di tutela efficaci per i pedoni?

Un appello forte e chiaro arriva dal sindaco Alessandro Errigo, che ha affidato ai social un messaggio: “Chi ha visto parli. Servono testimoni per rendere giustizia alla signora e alla sua famiglia”. Ma nelle parole del primo cittadino risuona anche l’impotenza di fronte a un sistema viario che troppo spesso scarica la colpa solo sull’ultimo anello della catena.

Incidente fatale

Corso Francia è una delle arterie più larghe e percorse della città. Camion, autobus, auto in fila, clacson e passaggi pedonali poco visibili in alcuni tratti. Non è la prima volta che accadono incidenti gravi, ma ogni volta è come se fosse la prima. La memoria collettiva si spegne in fretta, finché una nuova tragedia la riaccende.

La città è sotto choc. In tanti hanno lasciato un fiore o un pensiero sul luogo dell’incidente. Non solo per la vittima, ma per tutti coloro che ogni giorno rischiano la vita solo per attraversare la strada. E la domanda sussurrata da molti è sempre la stessa: quante morti servono per mettere in sicurezza una via?

Ora le indagini proseguono. Le videocamere potrebbero offrire dettagli utili, ma senza testimoni oculari la ricostruzione sarà più difficile. Intanto, resta il vuoto. Quello lasciato da una donna anziana che camminava per la sua città, e non è mai tornata a casa.

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