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Cronaca
25 Marzo 2025 - 18:23
Aggredisce due pazienti in ospedale: non imputabile, chiesta misura di sicurezza (foto di repertorio)
È accusato di aver aggredito due pazienti all’interno dell’ospedale Molinette, ma per la giustizia non è imputabile. La procura di Torino ha chiesto l’applicazione di una misura di sicurezza nei confronti di un uomo di 37 anni, di origine afghana, che si trova ora ricoverato in una struttura sanitaria specialistica.
Secondo una perizia psichiatrica disposta nel corso del procedimento, l’uomo sarebbe incapace di intendere e di volere a causa di gravi disturbi mentali, e pertanto non punibile penalmente. La richiesta del pubblico ministero si fonda proprio sull’esito dell’esame peritale, che ha confermato la non imputabilità del soggetto.
I fatti risalgono al 23 marzo 2024, quando l’uomo fu portato in ospedale in seguito a una crisi di panico. Sistemato su una branda in un corridoio, avrebbe poi aggredito sessualmente una giovane paziente in una stanza, per poi avvicinarsi con comportamento molesto a una seconda donna. Entrambe si trovavano all’interno della struttura sanitaria al momento dell’accaduto.
Una delle due vittime si è costituita parte civile, assistita dall’avvocata Elena Negri, che ha però deciso di non aderire al rito abbreviato scelto dalla difesa: potrà quindi avviare una richiesta di risarcimento in sede civile. L’avvocato difensore dell’uomo, Roberto Capra, ha chiesto che non venga applicata alcuna misura di sicurezza, sostenendo la necessità di un diverso percorso di presa in carico sanitaria.
La vicenda riapre il delicato dibattito sulla gestione dei pazienti psichiatrici in ambiente ospedaliero e sulla tutela delle persone fragili all’interno delle strutture pubbliche. Il caso delle Molinette evidenzia infatti la complessità delle situazioni in cui emergono comportamenti pericolosi da parte di soggetti affetti da disturbi mentali ma non imputabili secondo la legge.
Il procedimento è ancora in corso e il giudice dovrà ora decidere se accogliere la richiesta della procura, stabilendo eventualmente l’inserimento dell’uomo in un percorso di custodia terapeutica o altra forma di misura di sicurezza non detentiva, finalizzata alla protezione sociale e al trattamento della sua condizione psichiatrica.
Il procedimento è ancora in corso e il giudice dovrà ora decidere se accogliere la richiesta della procura, stabilendo eventualmente l’inserimento dell’uomo in un percorso di custodia terapeutica o altra forma di misura di sicurezza non detentiva, finalizzata alla protezione sociale e al trattamento della sua condizione psichiatrica
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