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Cronaca

"Ladri di biciclette" in azione: furti a raffica. Città ostaggio della banda

Un 53enne entra in un negozio per pochi minuti e la sua bicicletta sparisce. Testimoni parlano di un gruppo di giovani che taglia i lucchetti con tronchesine e si dilegua. L’ipotesi è che dietro ci sia una rete organizzata che rivende la refurtiva online

"Ladri di biciclette" in azione: furti a raffica, città ostaggio della banda

Ladri di biciclette in azione

Basta un attimo. Il tempo di un acquisto veloce, di una breve commissione. Una pausa di pochi minuti e la bicicletta è sparita nel nulla. È successo ancora a Ciriè, questa volta in via Cibrario, nel cuore della città, dove un uomo di 53 anni ha visto svanire la sua bici in un batter d’occhio, nonostante l’avesse legata con un lucchetto a un palo.

Secondo alcuni testimoni, ad agire è stata una banda di giovani, ben organizzata e soprattutto veloce. Uno di loro ha tirato fuori una tronchesina, ha tranciato il lucchetto con un gesto deciso, mentre un altro è saltato in sella e si è dileguato. Gli altri complici, con perfetta coordinazione, si sono dispersi nei vicoli e tra le auto in sosta, facendo perdere le loro tracce.

Un furto fulmineo e studiato nei dettagli, che fa parte di una catena di episodi simili registrati nelle ultime settimane. E non solo a Ciriè: anche nei comuni limitrofi del Ciriacese, la sparizione di biciclette sta diventando un problema crescente.

Le forze dell’ordine, tra carabinieri e polizia locale, stanno raccogliendo segnalazioni e visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza nella speranza di individuare i responsabili. Secondo gli investigatori, i furti sembrano opera della stessa banda, che agirebbe con un piano ben rodato. Non si tratterebbe di ladruncoli improvvisati, ma di un gruppo che sa esattamente cosa fare e come farlo nel minor tempo possibile.

Ma cosa succede alle biciclette rubate? L’ipotesi più accreditata è che vengano rivendute online, magari dopo una leggera modifica estetica per renderle meno riconoscibili. Oppure, più semplicemente, che finiscano in mano a qualche ricettatore già pronto a piazzarle sul mercato nero.

Un altro elemento sospetto è la possibile presenza di un complice con un furgone, pronto a intervenire nei casi in cui la fuga in bicicletta sia meno sicura. Se così fosse, ci troveremmo di fronte a un’organizzazione ben più strutturata di quanto si possa pensare.

L’escalation di furti ha generato un forte malcontento tra i residenti e i ciclisti della zona. Sempre più persone segnalano episodi simili e cresce la sensazione di impotenza e insicurezza.

“Non bastano più i lucchetti – commenta un commerciante della zona – perché questi delinquenti hanno strumenti per tagliarli in pochi secondi. Ormai lasciare la bici legata in strada è un azzardo”.

ladri di biciclette

Anche sui social cittadini si moltiplicano le lamentele. Molti chiedono più controlli, maggiori pattugliamenti e un intervento deciso per stroncare il fenomeno.

Se i ladri di biciclette continuano ad agire indisturbati, il rischio è che si sentano sempre più sicuri e impuniti, alzando il livello dei loro colpi. Il vero problema non è solo la bicicletta rubata, ma l'idea che in città si possa delinquere senza conseguenze.

Le indagini sono in corso, ma nel frattempo i cittadini chiedono risposte. Servono controlli più serrati e un'azione concreta per smantellare questa rete di furti prima che la situazione diventi ancora più fuori controllo.

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