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Cronaca

Torino, detenuto aggredisce un agente in tribunale

Violenza al palazzo di giustizia, l’Osapp denuncia la carenza di tutele per la polizia penitenziaria

Torino

Torino, detenuto aggredisce un agente in tribunale

Un nuovo episodio di violenza ha scosso il Tribunale di Torino, portando nuovamente alla ribalta il problema delle condizioni di sicurezza per il personale della polizia penitenziaria. Il 14 marzo, un detenuto di origini straniere, proveniente dal carcere di Cuneo, ha improvvisamente aggredito un assistente di polizia penitenziaria, colpendolo con una testata in pieno volto e procurandogli un trauma con prognosi di sette giorni. Il sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Osapp) ha immediatamente denunciato l’accaduto, chiedendo interventi urgenti per evitare che situazioni simili si ripetano.

L’episodio si è verificato in una camera di sicurezza all’interno del tribunale. Il detenuto, dopo aver dichiarato in aula di non sentirsi bene, è stato accompagnato dagli agenti nelle immediate vicinanze delle celle di sicurezza. Qui, con atteggiamento aggressivo e minaccioso, ha preteso di essere portato al pronto soccorso. Al rifiuto, la situazione è precipitata: il detenuto è riuscito a divincolarsi, spingendo con forza l’assistente contro la cancellata e poi sferrando una violenta testata sul lato sinistro del viso dell’agente, che ha riportato un forte trauma.

Il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, ha espresso solidarietà nei confronti dell’agente ferito, denunciando l’ennesima aggressione ai danni di chi lavora quotidianamente nelle carceri e nei tribunali, spesso senza strumenti adeguati per gestire situazioni critiche. “Non possiamo accettare che episodi di questo genere diventino la normalità. Il sistema penitenziario è in ginocchio e chi opera al suo interno è esposto a rischi sempre più gravi”, ha dichiarato Beneduci, ribadendo l’urgenza di nuove misure di sicurezza per il personale.

L’aggressione nel tribunale torinese è solo la punta dell’iceberg di un problema sistemico, che riguarda tutto il comparto penitenziario. Gli agenti di polizia penitenziaria si trovano a lavorare in condizioni sempre più difficili, con organici ridotti, turni estenuanti e mancanza di tutele adeguate. La carenza di personale rende spesso impossibile garantire un controllo efficace su detenuti problematici e violenti, aumentando il rischio di episodi come quello di Torino.

A fronte di questa ennesima aggressione, il sindacato ha chiesto un intervento immediato delle istituzioni, affinché vengano potenziate le misure di protezione per il personale, dotando gli agenti di strumenti di difesa più efficaci e aumentando il numero di unità disponibili nei tribunali e nelle carceri. La situazione attuale, infatti, espone il personale a pericoli sempre più frequenti, senza che vi siano adeguate contromisure per contrastarli.

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