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Cronaca

Tragedia in città: uomo di 72 anni muore precipitando nel vuoto

Gli agenti escludono dubbi sulla natura volontaria del gesto

Tragedia in città

Tragedia in città: uomo di 72 anni muore precipitando nel vuoto (foto di repertorio)

Nella mattinata di giovedì 6 marzo 2025, un tragico evento ha colpito il quartiere di San Salvario, a Torino. Un uomo di 72 anni, residente in un palazzo di via Grossi, è precipitato da un'altezza considerevole, perdendo la vita sul colpo. Gli agenti delle volanti della polizia, prontamente intervenuti sul posto, non hanno dubbi sulla natura volontaria del gesto. I rilievi sono proseguiti fino all'ora di pranzo, mentre il quartiere si è stretto in un silenzio rispettoso e carico di sgomento.

Parlare di suicidio non è mai semplice. È un tema spesso avvolto da un velo di silenzio, come se le parole potessero amplificare il dolore. Ma proprio il silenzio, a volte, può diventare insopportabile. In situazioni come queste, è fondamentale sapere che esistono risorse e aiuti disponibili per chiunque si trovi in difficoltà. Il numero di emergenza 112 è sempre attivo per chi vive una situazione di pericolo immediato.

Per chi sente il bisogno di parlare, il "Telefono Amico" offre un servizio di ascolto attivo tutti i giorni dalle 10 alle 24, al numero 02 2327 2327. Inoltre, è possibile contattare il servizio tramite WhatsApp al numero 345 036 1628, disponibile dalle 18 alle 21. Un altro punto di riferimento è Samaritans Onlus, raggiungibile al numero 06 77208977, con un servizio attivo dalle 13 alle 22. Questi servizi rappresentano un faro di speranza per chi si sente sopraffatto dal buio.

Il quartiere di San Salvario, noto per la sua vivacità e il suo spirito di accoglienza, è stato profondamente colpito dalla vicenda. In molti si interrogano su come un uomo, apparentemente integrato nel tessuto sociale, possa aver compiuto un gesto così estremo. È una domanda che non trova risposte semplici, ma che invita a riflettere sull'importanza di costruire reti di supporto e dialogo all'interno delle comunità.

Questo tragico episodio ci ricorda quanto sia fondamentale prestare attenzione ai segnali di disagio che possono manifestarsi in chi ci sta accanto. Spesso, un gesto di ascolto o una parola di conforto possono fare la differenza. La solitudine e il dolore non devono mai essere affrontati da soli. È essenziale promuovere una cultura del dialogo e dell'accoglienza, dove chiunque si senta libero di esprimere le proprie difficoltà senza timore di giudizio.

In situazioni come queste, è fondamentale sapere che esistono risorse e aiuti disponibili per chiunque si trovi in difficoltà. Il numero di emergenza 112 è sempre attivo per chi vive una situazione di pericolo immediato

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