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Cronaca
02 Marzo 2025 - 14:52
El Huari Reda, 31 anni, noto sui social come Joker, è stato arrestato a Torino con l'accusa di violenza sessuale, minacce e lesioni nei confronti di una donna di 40 anni, madre di tre figli. Secondo la denuncia della vittima, l’influencer, originario del Marocco e residente a Sassuolo, avrebbe abusato di lei in tre diverse occasioni, approfittando dell'assenza del marito e minacciandola di versarle dell’acido sul volto se avesse denunciato le violenze.
L’uomo, noto per la sua attività su TikTok e altri social network, avrebbe conosciuto la vittima online e sarebbe riuscito a farsi ospitare nella sua abitazione per un periodo di tempo. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 31enne avrebbe approfittato della situazione per molestare la donna, picchiarla e terrorizzarla con minacce gravissime. La vittima ha trovato il coraggio di contattare le forze dell’ordine solo dopo l’ennesima aggressione, durante la quale l’uomo l'avrebbe trascinata per i capelli e colpita al volto, lasciandole evidenti segni di violenza. Al momento dell’arrivo della polizia, la donna presentava ematomi sulle labbra e un taglio sul viso.
L’intervento delle forze dell’ordine ha portato all’immediato arresto di El Huari Reda, che risulta avere precedenti specifici per reati simili e sul quale pende già un decreto di espulsione dal territorio italiano. Dopo l’udienza di convalida dell’arresto, il giudice ha disposto per lui il divieto di avvicinamento alla vittima e il divieto di dimora a Torino, in attesa del processo.
Il legale dell’uomo ha contestato le accuse, sostenendo che la presunta vittima avrebbe simulato la violenza per ottenere visibilità sui social, pubblicando video e dettagli della vicenda poco dopo l'arresto dell’influencer. La difesa si è detta certa di poter dimostrare l’innocenza del proprio assistito nelle sedi opportune. Sul caso è intervenuta anche Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d’Italia e membro della commissione bicamerale contro il femminicidio e ogni violenza di genere, che ha dichiarato: "Da Torino arriva l'ennesima denuncia di abusi e violenze su una donna, dove la trappola sarebbe scattata dopo un contatto avvenuto sui social. Anche alla luce di queste vicende, la politica ha il dovere di interrogarsi su come affrontare il crescente fenomeno della violenza sulle donne online con misure più efficaci".
L’arresto dell’influencer riporta l’attenzione sull’uso dei social network come strumento di adescamento e manipolazione. Episodi simili dimostrano come piattaforme come TikTok possano diventare un terreno fertile per predatori seriali, capaci di costruire relazioni online per poi abusare della loro posizione di fiducia. Le indagini sono ancora in corso e la vicenda dovrà essere chiarita in tribunale. Nel frattempo, la vittima e i suoi figli rimangono sotto protezione, mentre l’opinione pubblica e la politica si interrogano su quali misure adottare per prevenire casi simili in futuro.
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