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Cronaca

Addio a "Padre Rambo", il parroco lottatore che combatteva lo spaccio

Il suo impegno nelle periferie torinesi per salvare i giovani dalla strada

Addio a 'Padre Rambo'

Addio a 'Padre Rambo', il parroco lottatore che combatteva lo spaccio (foto di repertorio)

Si è spento all’età di 71 anni al Cottolengo di Torino don Mario Loi, il prete di periferia noto a tutti come 'Padre Rambo', un soprannome che gli era stato attribuito non solo per la sua imponente stazza, ma soprattutto per il suo passato da campione di lotta greco-romana e per la sua instancabile lotta contro la criminalità.

Figura carismatica e determinata, don Loi ha svolto il suo ministero nelle periferie più difficili di Torino, prima nel quartiere di Barriera di Milano negli anni Ottanta, poi dal 1995 alla Falchera. In queste zone segnate dallo spaccio di droga e dalla microcriminalità, il parroco si è battuto per offrire un’alternativa ai giovani, avvicinandoli alla fede e allo sport. Convinto che lo sport fosse un potente strumento educativo e di riscatto sociale, ha fondato alla fine degli anni Novanta l’associazione 'Speranza Azzurra 2000', con l’obiettivo di allontanare i ragazzi dalla strada e trasmettere loro valori di disciplina e solidarietà.

Don Loi non si è mai tirato indietro davanti alle difficoltà. Ha affrontato minacce, pressioni e tentativi di intimidazione da parte di chi vedeva nel suo operato un ostacolo al controllo del territorio. Eppure, non si è mai arreso, diventando un simbolo di resistenza contro il degrado e l’illegalità. Per molti giovani, rappresentava un punto di riferimento, una guida sicura in un contesto difficile, capace di ascoltarli senza giudicare e di offrire loro un’alternativa concreta alla vita di strada.

Nel corso degli anni, il suo impegno ha raccolto l’ammirazione di tanti, ma anche critiche e ostacoli. Nonostante tutto, ha continuato la sua missione, spesso senza clamore mediatico, con l’unico obiettivo di dare speranza a chi si sentiva abbandonato.

La sua opera ha lasciato un segno profondo non solo nelle comunità in cui ha operato, ma anche nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e collaborare con lui. Il suo ricordo resterà vivo tra coloro che ha aiutato e tra tutti coloro che hanno visto in lui un punto di riferimento per il riscatto delle periferie torinesi. La città di Torino perde un uomo che ha dedicato la propria vita agli ultimi, ai giovani e alla giustizia sociale, un prete combattente che ha incarnato il vero spirito di servizio verso il prossimo.

Figura carismatica e determinata, don Loi ha svolto il suo ministero nelle periferie più difficili di Torino, prima nel quartiere di Barriera di Milano negli anni Ottanta, poi dal 1995 alla Falchera

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