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Cronaca

Maxi rissa in piazza Rondolino: sangue sui muri e vetri rotti, la proprietaria costretta a ripulire

A Ivrea, piazza Rondolino si è svegliata con i segni evidenti di una rissa feroce

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Maxi rissa in piazza Rondolino: sangue sui muri e vetri rotti, la proprietaria costretta a ripulire

Una notte di violenza seguita da una mattina di degrado. A Ivrea, piazza Rondolino si è svegliata con i segni evidenti di una rissa feroce: cocci di bottiglia sparsi ovunque, vetri rotti e sangue sui muri. Ma l’immagine più amara è quella di una donna, la proprietaria di un immobile, costretta a strofinare la facciata con spugne e secchi d’acqua per cancellare le tracce di una notte di follia.

Secondo le prime ricostruzioni, la maxi-rissa è esplosa nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 febbraio.

Due automobili, provenienti dalla zona di corso Vercelli, si sono fermate nella piazza. Dai veicoli sono scesi due gruppi di persone e, nel giro di pochi minuti, la situazione è precipitata.

Prima le urla, poi gli spintoni e infine il caos: pugni, calci, bottiglie infrante e frammenti di vetro che volavano ovunque. Qualcuno è finito contro il muro, lasciando una scia di sangue sulla facciata di un edificio. Alla fine, almeno due persone sono rimaste ferite e si sono presentate all’ospedale di Ivrea con tagli profondi e fratture. Uno di loro dovrà essere operato.

Sul caso sta indagando la polizia, che attraverso le telecamere di videosorveglianza comunale sta cercando di ricostruire la dinamica della rissa e identificare i partecipanti. Sabato mattina, la piazza portava ancora i segni dello scontro: cocci di vetro, probabilmente i resti di un lunotto posteriore distrutto, bottiglie spaccate e tracce di sangue che imbrattavano il muro. Una scena che ormai si ripete con inquietante regolarità e che ha lasciato l’onere della pulizia a chi, con questa violenza, non ha nulla a che fare.

Mentre gli investigatori raccoglievano elementi utili alle indagini, la proprietaria dell’immobile, con pazienza e rassegnazione, cercava di ripulire il muro sporco di sangue, costretta ancora una volta a rimediare ai danni lasciati da altri.

È il paradosso: subire il degrado e poi doverlo pure cancellare. La rissa accende ancora una volta il dibattito sulla sicurezza in città. Le telecamere comunali basteranno a individuare i responsabili? Ci saranno provvedimenti concreti o tutto verrà archiviato fino alla prossima notte di violenza?

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