Cerca

Cronaca

Notte di paura in agriturismo: 18 persone intossicate dal monossido

Sono state trasferite in due ospedali

Notte di paura in agriturismo: 18 persone intossicate dal monossido

Notte di paura in agriturismo: 18 persone intossicate dal monossido

Nella notte del 16 febbraio, intorno alle 3, un grave incidente ha scosso la tranquillità dell’agriturismo Mulino Vecchio a Motta dei Conti, in provincia di Vercelli. Diciotto ospiti sono rimasti intossicati a causa di esalazioni di monossido di carbonio. I soccorsi del 118, provenienti da Alessandria e coordinati da Novara, sono intervenuti prontamente con due mezzi di soccorso avanzato e due di base. Cinque persone sono state trasportate in ospedale con codice giallo, mentre le altre tredici in codice verde. I pazienti sono stati distribuiti tra gli ospedali di Vercelli e Casale Monferrato. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e un mezzo della Croce Rossa di Casale per il trasporto dei meno gravi.

L’agriturismo Mulino Vecchio è una struttura ricettiva immersa nella campagna, recentemente ristrutturata e dotata di un centro benessere.

Purtroppo, questo non è un caso isolato. Solo pochi giorni fa, il 13 febbraio, a Borgiallo, un uomo di 89 anni è stato trovato morto nella sua abitazione a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio. La nipote trentenne, che ha scoperto il corpo, e il figlio cinquantottenne dell’anziano, residente al piano superiore, sono stati anch’essi intossicati, sebbene in modo lieve, e trasportati all’ospedale di Cuorgnè per le cure necessarie.

Questi episodi evidenziano una preoccupante serie di incidenti legati al monossido di carbonio in Italia. Nel periodo natalizio del 2024, si sono registrati numerosi casi di intossicazione: il 19 dicembre, a San Felice a Ema (Firenze), tre persone, tra cui un bambino di 11 anni, sono decedute a causa di una fuga di gas nella loro abitazione. Il 26 dicembre, a Forni di Sopra (Udine), una donna di 66 anni è morta, mentre il marito e la figlia sono stati ricoverati in gravi condizioni per un’intossicazione da monossido, probabilmente causata dal malfunzionamento di una caldaia.

Il monossido di carbonio è un gas inodore e incolore, prodotto dalla combustione incompleta di materiali contenenti carbonio. La sua presenza è impercettibile, rendendolo particolarmente pericoloso. Una volta inalato, impedisce al sangue di trasportare ossigeno, causando sintomi che vanno dal mal di testa e vertigini fino alla perdita di coscienza e, nei casi più gravi, alla morte.

Per prevenire tali tragedie, è fondamentale adottare misure di sicurezza adeguate. La manutenzione regolare degli impianti di riscaldamento, l’installazione di rilevatori di monossido di carbonio e una corretta ventilazione degli ambienti sono passi essenziali per garantire la sicurezza domestica. Inoltre, è importante non utilizzare dispositivi di riscaldamento non idonei in ambienti chiusi e assicurarsi che le canne fumarie siano sempre libere da ostruzioni.

La consapevolezza e la prevenzione sono le armi più efficaci contro il monossido di carbonio, un nemico silenzioso ma letale.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori