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Cronaca

Torino, rapina flash a un minimarket: meno di un minuto per per farsi consegnare il bottino (VIDEO)

Identificati e fermati i due responsabili del colpo in Via Madama Cristina grazie all’analisi dei video di sorveglianza e al tempestivo intervento delle forze dell’ordine.

Torino, rapina a un minimarket

Torino, rapina a un minimarket: due arresti grazie alle telecamere e all’intuito dei Carabinieri

Una rapina fulminea, un’indagine meticolosa e un arresto reso possibile dall’acume investigativo e dalla prontezza delle forze dell’ordine. È quanto accaduto a fine settembre in Via Madama Cristina, nel cuore di Torino, dove il titolare di un minimarket e un suo collaboratore sono stati vittime di un colpo messo a segno da due uomini armati. A distanza di qualche settimana, entrambi i responsabili sono stati identificati e arrestati dai Carabinieri.

L’assalto è avvenuto il 27 settembre scorso, quando due uomini – uno con il volto coperto da un passamontagna, l’altro con il cappuccio della felpa sollevato – hanno fatto irruzione nel minimarket. Uno di loro impugnava una pistola, che ha immediatamente puntato al volto del proprietario, costringendolo a consegnare l’intero incasso della giornata, pari a poco più di mille euro. Non paghi del bottino, i due hanno obbligato il commerciante a cedere anche le chiavi del negozio per poi rinchiudere all’interno lui e il suo collaboratore, in modo da guadagnarsi una fuga senza intoppi.

Le forze dell’ordine, coordinate dal Comando Provinciale, hanno avviato immediatamente le indagini, analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Un lavoro minuzioso che ha permesso di risalire ai connotati dei rapinatori. I due sono stati identificati come un trentaquattrenne nordafricano e un trentacinquenne italiano, entrambi senza fissa dimora e con precedenti specifici per reati analoghi.

Rapina in un minimarket

Un dettaglio non è sfuggito agli investigatori: l’uomo a volto coperto presentava due tatuaggi sulla mano sinistra e un dito fasciato con della garza, elementi che hanno facilitato il riconoscimento. Il suo complice, che aveva il volto scoperto, è stato invece identificato poiché già noto alle forze dell’ordine e solito frequentare il quartiere.

A rafforzare ulteriormente il quadro investigativo è stato il ritrovamento dell’arma utilizzata per il colpo, insieme al passamontagna: entrambi gli oggetti sono stati scoperti in un bidone dell’immondizia nel Parco del Valentino, dove i rapinatori si erano diretti subito dopo la fuga. Questo rinvenimento ha aggiunto prove decisive all’inchiesta, portando all’emissione di una misura cautelare in carcere da parte dell’Autorità Giudiziaria.

Determinante per l’arresto di uno dei due malviventi è stato l’intervento di due Carabiniere libere dal servizio, che, mentre passeggiavano nel quartiere, hanno riconosciuto uno dei sospetti e sono riuscite a fermarlo prima che potesse far perdere le proprie tracce. L’altro complice è stato rintracciato poco dopo e condotto in carcere.

Va ricordato che i provvedimenti cautelari sono stati emessi nell’ambito delle indagini preliminari e, pertanto, nei confronti dei due indagati vige la presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva. Nel frattempo, gli inquirenti proseguono il loro lavoro per chiarire eventuali altre responsabilità e verificare possibili legami con altri episodi criminosi avvenuti nella stessa area.

L’operazione rappresenta un ennesimo esempio di efficienza investigativa e di impegno costante da parte delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità, soprattutto nei quartieri più esposti ai fenomeni di microcriminalità. La rapidità dell’arresto ha restituito un senso di sicurezza ai commercianti della zona, ancora scossi dall’episodio.

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