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Cronaca

Sfregiata la targa di Via Vittime delle Foibe. "Sono gli amici di Tito?"

Imbrattata la targa dedicata alle vittime delle foibe a pochi giorni dal Giorno del Ricordo. Augusta Montaruli denuncia: “Atto di gravità inaudita, il sindaco intervenga subito”

Augusta Montaruli

Augusta Montaruli

A pochi giorni dal 10 febbraio, Giorno del Ricordo dedicato alle vittime delle foibe e all’esodo giuliano-dalmata, a Settimo Torinese  la targa di Via Vittime delle Foibe è stata imbrattata da ignoti, un gesto che ha subito scatenato reazioni politiche.

A denunciare l’accaduto sono Enzo Maiolino, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, e Augusta Montaruli, vicecapogruppo del partito alla Camera, che hanno definito l’episodio un’azione di gravità inaudita.

“Ciò che è avvenuto a Settimo, così come alla foiba di Basovizza e a Torino, è un atto che non deve restare impunito”, hanno dichiarato, condannando fermamente l’imbrattamento della targa.

Secondo i due esponenti di Fratelli d’Italia, il gesto sarebbe riconducibile a nostalgici del dittatore comunista Tito, colpevole delle stragi perpetrate ai danni degli italiani nel secondo dopoguerra.

“Ci auguriamo che i responsabili di questo ennesimo attacco alla memoria possano essere individuati al più presto”, hanno aggiunto, facendo inoltre appello all’amministrazione comunale affinché la targa venga ripulita con urgenza.

L’episodio si inserisce in un quadro più ampio di atti vandalici verificatisi in diverse città italiane nei giorni dedicati alla commemorazione delle vittime delle foibe. Anche a Torino e alla foiba di Basovizza si sono registrati atti di sfregio nei confronti dei luoghi della memoria, episodi che hanno acceso il dibattito politico.

La questione ora passa al Comune di Settimo Torinese, chiamato a intervenire sul ripristino della targa e, probabilmente, a fornire risposte su eventuali azioni di monitoraggio e prevenzione di simili episodi in futuro.

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