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Cronaca
05 Febbraio 2025 - 16:41
Un anno di udienze, 50 testimoni ascoltati in aula, migliaia di fogli, più di cento chili di carta, un interrogatorio durato 17 ore.
Per i giudici popolari e per la presidente, Stefania Cugge, Davide Osella Ghena è colpevole. E' stato lui ad uccidere il 2 settembre del 2022 l'impresario di Mathi, Fatmir Ara e per questo dovrà scontare la pena dell'ergastolo con isolamento diurno per tre mesi. La sentenza è stata emessa oggi alle 16 dalla Corte d'Assise di Ivrea dopo cinque ore di camera di consiglio. un tempo che lascia intendere la difficoltà della Corte di giungere ad un giudizio per i tre imputati.
Davide Osella Ghena è stato inoltre condannato a risarcire le vittime per un totale di 600mila euro.
Sono stati assolti, invece, sua sorella Barbara Osella Ghena, per insufficienza di prove e l'amico Andrea Fagnoni, l'unico ad aver confessato tutto, raccontando ogni dettaglio di quel giorno. Fagnoni è stato dichiarato non imputabile per infermità mentale. Per lui è stato disposto il ricovero in una casa di cura psichiatrica come misura di sicurezza essendo stata riconosciuta la sua pericolosità sociale.
In aula oggi c'erano tutti. I familiari di Fatmir Ara, con la mamma e il padre arrivati dall'Albania per assistere a quest'ultima udienza che pare mettere un punto definitivo sulle responsabilità dell'omicidio del figlio Miri.
Una vicenda giudiziaria molto complessa e articolata che potrebbe non chiudersi oggi. La Pm Elena Parato, infatti, ha chiesto e ottenuto la trasmissione degli atti in Procura per il geometra Marco Baima Qesquet, cugino di Davide Osella Ghena, per falsa testimonianza. Le dichiarazioni rese circa gli albanesi che si sarebbero recati al cantiere di Alba per minacciare, non sarebbero genuine secondo la Procura.
Dieci secondi. Questo è il tempo impiegato per uccidere l'impresario di Mathi freddato con cinque colpi di lupara nelle campagne di San Carlo Canavese.
A sottolinearlo in aula è stato l'avvocato Giuseppe Pipitone, legale di parte civile. "Dieci secondi, un colpo di fucile calibro 12 ogni due secondi per quei cinque colpi sparati ad una distanza tale per la quale non serviva essere un killer professionista per uccidere. Bastava sparare dritto".
Dettagli agghiaccianti di un delitto agghiacciane in cui l'elemento più debole sembrava essere il movente: "Mi sono più volte chiesta che motivo avrebbe avuto Davide Osella Ghena di uccidere Fatmir Ara - ha detto l'avvocata Monica Commisso, parte civile per i figli di primo letto di Fatmir Ara -. Si è parlato di ragioni economiche, mancato completamento dei lavori, richieste di denaro. Ma perché allora Osella Ghena avrebbe dovuto ammazzare l'unica persona che quei lavori poteva concluderli? Per capirlo, dobbiamo ragionare con la testa dell'assassino. Davide Osella Ghena è un narcisista, un falso, bugiardo ed era sotto pressione. La suocera, che aveva finanziato la ristrutturazione del casolare ad Alba, chiedeva quando sarebbero finiti i lavori, la fidanzata voleva sapere, l'amante spingeva affinché chiudesse quella partita per liberarsi una volta per tutte. E lui non aveva più spiegazioni da dare. Il suo ego stava andando in frantumi davanti alle difficoltà nel trovare una risposta per tutti e tutti continuavano a pretendere qualcosa da lui: soldi, risposte, scelte. C'è chi si uccide per aver preso un brutto voto. Lui uccide Fatmir Ara per cercare di salvarsi la faccia. Per Davide Osella Ghena, uccidere Fatmir Ara era considerata l'unica via d'uscita. Ed è questo il movente che lo ha spinto a pianificare e commettere l'omicidio".
L'avvocata Monica Commisso
Al termine della sua appassionata discussione, l'avvocata Commisso ha concluso sottolineando come il movente non debba essere logico, ma plausibile.
Monumentale il lavoro compiuto dalla Pm Elena Parato definito dall'avvocato Antonio Genovese, parte civile per la sorella di Fatmir Ara, "pignolo, assolutamente perfetto". Un interrogatorio durato 17 ore durante il quale Davide Osella Ghena aveva anche confessato il delitto, per poi ritrattare tirando in mezzo loschi individui che lo avrebbero minacciato e che lo avrebbero costretto ad assistere all'omicidio di Fatmir Ara.
"Sfortunato spettatore o assassino?", ha tuonato in aula l'avvocato Celere Spaziante. Anche lui costituito per le parti civili, Spaziante non ha dubbi: "Davide Osella Ghena è l'assassino e ad un assassino spettano le pene di legge".
Davide Osella Ghena, dopo essere stato in carcere per quasi due anni, da novembre si trova ai domiciliari in una comunità protetta, ma alla luce della condanna è possibile che la misura venga rivista e che le porte del carcere si riaprano per lui.
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