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Cronaca
01 Febbraio 2025 - 10:05
Ieri pomeriggio, a Pinerolo, i Carabinieri della Sezione Operativa della locale Compagnia hanno arrestato un 39enne campano, già noto alle forze dell’ordine, accusato di aver tentato una truffa ai danni di una famiglia di Villar Perosa. L’uomo, fingendosi un carabiniere, aveva cercato di estorcere denaro e gioielli, sostenendo che una loro familiare fosse coinvolta in un incidente stradale e che fosse necessario versare una somma come caparra per ottenerne il rilascio. Una storia costruita ad arte per ingannare le vittime, ma che questa volta non ha funzionato.
Uno dei familiari, insospettito dalla richiesta e dal tono concitato della telefonata, ha deciso di contattare i Carabinieri della stazione di Villar Perosa, facendo scattare un intervento immediato. La trappola, che avrebbe potuto trasformarsi nell’ennesimo colpo messo a segno da chi sfrutta la paura e la fragilità delle persone per arricchirsi, è stata così sventata grazie alla lucidità di una vittima e alla tempestività delle forze dell’ordine.
A rendere ancora più particolare la vicenda è stato il modus operandi utilizzato dal truffatore per recuperare il bottino e tentare la fuga. L’uomo, infatti, si è servito di un taxi con conducente, facendosi accompagnare dalle vittime al luogo dell’incontro per ritirare i gioielli e il denaro. Subito dopo, ha chiesto all’autista di portarlo alla stazione ferroviaria più vicina, convinto di riuscire a dileguarsi senza lasciare tracce. Un piano apparentemente ben congegnato, che tuttavia si è scontrato con la rapidità d’azione dei Carabinieri.
I militari della Sezione Operativa di Pinerolo lo hanno infatti bloccato poco prima che potesse allontanarsi definitivamente, recuperando l’intera refurtiva e restituendola ai legittimi proprietari. Il 39enne è stato immediatamente arrestato e condotto presso la casa circondariale “Lorusso e Cotugno” di Torino, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Come previsto dalla legge, nei suoi confronti vige la presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva.
La truffa del falso carabiniere è un fenomeno che si ripete con frequenza crescente in tutta Italia. Il meccanismo è sempre lo stesso: una telefonata improvvisa, la comunicazione di un evento drammatico, la richiesta urgente di denaro per evitare conseguenze peggiori. Il tutto orchestrato per far leva sullo stato di ansia e confusione delle vittime, spesso persone anziane o particolarmente vulnerabili. In molti casi, il truffatore si presenta direttamente alla porta di casa, talvolta indossando divise contraffatte o mostrando falsi tesserini, per convincere le vittime a consegnare soldi e oggetti di valore.
Le forze dell’ordine continuano a lanciare appelli alla cittadinanza, ricordando che nessun militare dell’Arma chiederà mai somme di denaro per il rilascio di una persona coinvolta in un incidente. In caso di telefonate sospette o richieste anomale, la raccomandazione è sempre quella di contattare immediatamente il 112 e non consegnare mai denaro o gioielli a sconosciuti.
L’episodio di Pinerolo dimostra quanto sia fondamentale la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine nel contrasto a questo tipo di reati. La prontezza della famiglia truffata ha permesso ai Carabinieri di intervenire in tempo, evitando che l’uomo potesse far perdere le sue tracce con la refurtiva. La vigilanza e la tempestività nelle segnalazioni sono strumenti essenziali per proteggere le fasce più deboli della popolazione e impedire che questi truffatori possano continuare a colpire impunemente.
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