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Cronaca

Addio a Luca Beatrice, ex presidente della Fondazione Guelpa. Un minuto di silenzio a Ivrea

Luca Beatrice, critico d'arte di spicco, si è spento a 63 anni. Un viaggio tra le sue opere e il suo impatto culturale.

Luca Beatrice a Ivrea con l'ex sindaco Stefano Sertoli

Luca Beatrice a Ivrea con l'ex sindaco Stefano Sertoli

È morto a Torino il critico d'arte Luca Beatrice, 63 anni. Sposato e padre di quattro figli, era nato il 4 aprile 1961 nel capoluogo piemontese. Da domenica scorsa era ricoverato nel reparto di terapia intensiva all'ospedale Molinette, dopo essere stato colto da un malore. La notizia della sua morte è stata data dal fratello Giulio attraverso i social: "Due fratelli non sono due amici. Sono rami dello stesso albero che possono divergere con gli anni, ma il loro legame sarà eterno. Ciao Luca, fai buon viaggio". I familiari hanno dato l'assenso alla donazione degli organi. I funerali si svolgeranno a Torino venerdì.

Giovedì scorso Luca Beatrice, insieme a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, con la quale era legato da una profonda amicizia, aveva presentato la Quadriennale nella prima tappa del roadshow, a Torino.

Luca Beatrice si era laureato nel capoluogo piemontese in Storia del cinema alla Facoltà di Lettere e aveva conseguito il diploma di specializzazione in Storia dell'arte all'Università di Siena. La sua carriera era iniziata verso la fine degli anni Ottanta, con mostre storiche sul futurismo torinese, poi aveva curato importanti mostre d'arte in tutta Europa.

Dal 2003 al 2005 è stato curatore della Biennale di Praga, nel 2009 è stato del Padiglione Italia per la 53/a Biennale d'arte di Venezia. Dal 2010 al 2018 è stato presidente del Circolo dei Lettori di Torino.

Dal febbraio 2024 era presidente della Quadriennale 2025, la principale esposizione periodica dedicata all'arte italiana contemporanea. A Roma aveva vissuto negli anni Novanta. Insegnava storia dell'arte e storia del design all'Accademia Albertina di Torino, Arte contemporaneaallo Ied di Torino e Arte e cultura contemporanea allo Iulm di Milano. In passato aveva insegnato all'Accademia di Belle Arti di Palermo e all'Accademia di Brera di Milano, allo Iaad di Torino, svolgendo numerosi incarichi come visiting professor, tra cui all'Accademia di Helsinki.

beatrice

Una foto scattata alla nascita del quarto figlio

Un'altra sua grande passione era la Juventus, di cui era tifosissimo, ed era curatore artistico per il memoriale delle vittime dell'Heysel.

"Il dolore provocato dalla sua morte è indicibile - ha commentato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli - Piangiamo la scomparsa di un amico, di un protagonista della cultura italiana e internazionale che con il suo sapere ha formato artisti e artiste".

Profondo cordoglio è stato espresso dalla Fondazione La Quadriennale: "Ha dato un forte impulso all'attività dell'Istruzione per la promozione dell'arte italiana contemporanea, attraverso il varo di un'edizione visionaria e pluralistica".

"Una grave perdita per Torino e il Piemonte e per il mondo della cultura e dell'arte di cui ha saputo essere interprete e narratore" è il messaggio del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio

Autore prolifico, Luca Beatrice ha pubblicato saggi che hanno lasciato il segno, come “Da che arte stai? Una storia revisionista dell’arte italiana” e “Pop. L’artista come star”, oltre a biografie dedicate a grandi nomi della musica italiana, tra cui Renato Zero e Lucio Dalla. Attraverso le sue opere, ha saputo raccontare l’arte e i suoi protagonisti con uno stile unico, capace di coinvolgere chi non era addentro al mondo artistico.

Anche in Canavese il suo contributo non è passato inosservato. La presidenza della Fondazione Guelpa di Ivrea, assunta nel 2018, è stata però un’esperienza controversa. Tra dissidi con l’amministrazione comunale, allora guidata dal sindaco Stefano Sertoli, e difficoltà gestionali, il suo incarico si è concluso prematuramente, dopo soli sei mesi, nel 2019.

“Sì, me ne vado  - stigmatizzò Beatrice - Ancora mi chiedo perchè mi abbiano chiamato. Per far quel che dicono loro basta un ragioniere. La verità è che sono stufo. Stufo di dover parlare di una biblioteca che neanche mi han detto dove vogliono farla. Stufo di finire tutti i giorni sui giornali. Stufo che per ristrutturare una tomba ci voglia un anno. Uno può fare questo lavoro per tre motivi: o è un pensionato o ha bisogno di visibilità (e non è il mio caso), oppure ti danno dei soldi e diventa un lavoro. Venire a Ivrea per essere messo tutti i giorni sulla graticola non è la mia aspirazione. E lascio cadere le insinuazioni sugli interessi da difendere....”.

A farlo scappare via a gambe levate furono le polemiche, scatenate dall'Opposizione di centrosinistra intorno a all'acquisto, da parte di Fondazione Guelpa, di due quote, pari a un valore di 50 mila euro, di Mozart srl Benefit cioè la società nata grazie al fundraising “Adotta una nota” su iniziativa di Piero Getto, Mario Gaiardo, Gianni Desiderio, Carla Borga e Gianni Monte (fondatore del liceo musicale) per la gestione dello stabile di corso Massimo (circa duemila metri quadrati Auditorium compreso) e la realizzazione di tutti quei lavori di manutenzione necessari a consentirne l’agibilità .

Per la cronaca l’edificio era stato acquistato, ristrutturato e poi ceduto in comodato d’uso alle associazioni che già  lo utilizzavano (Liceo musicale, Scuola di Danza, Scuola di Teatro, Cittadella della Musica e della Cultura, Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte e Coro Mozart).

Nel giorno della sua morte il consiglio comunale di Ivrea ha dedicato un minuto di silenzio a Beatrice, su richiesta della consigliera comunale Elisabetta Piccoli. "E' stato un amico e un Presidente di Fondazione - ci ha detto - che ha lavorato per la nostra Città e al quale è stato dato uno schiaffo immeritato…"

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