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Cronaca
16 Gennaio 2025 - 22:37
Rissa nel piazzale del Movicentro
Ennesimi episodi di violenza e degrado al Movicentro di Ivrea. Ieri pomeriggio, il piazzale si è trasformato, ancora una volta, in un campo di battaglia. Ragazzi che se le davano di santa ragione sotto gli occhi di chiunque si è trovato a transitare nell'area. Tre volanti dei carabinieri e una del Commissariato sono intervenute per cercare di riportare l’ordine, ma sembra che la lezione sia durata poco.
Oggi, infatti, la scena si è ripetuta, con toni persino peggiori. Uno dei giovani coinvolti ha tentato addirittura di sradicare un cestino portarifiuti, dimostrando una violenza e una sfrontatezza disarmanti.
Non è certo la prima volta che episodi del genere accadono al Movicentro. Le risse sembrano coinvolgere bande probabilmente rivali, e il sospetto è che il controllo dello spaccio di droga sia una delle cause principali di questi scontri.
Tra vandalismo, risse e spaccio, il degrado è diventato la cifra distintiva di un luogo che dovrebbe essere un punto di snodo per la città. Il problema è che da qui passano centinaia di studenti per raggiungere scuole e mezzi pubblici.
Vero è che la questione sociale dietro a questi episodi è complessa e non può essere liquidata solo con interventi repressivi. Ci vogliono anche quelli ma non bastano.
Stando a quanto si osserva, molti dei giovani coinvolti sembrano essere italiani di seconda generazione, figli di immigrati nordafricani. Ragazzi cresciuti in Italia, che però si ritrovano intrappolati in dinamiche di esclusione e marginalizzazione.
Ad essere chiamati in causo non sono solo le forze dell'ordine, ma anche i servizi sociali.
"Il Movicentro non può essere lasciato al suo destino - commenta amareggiato il consigliere comunale Massimiliano De Stefano - Lasciarlo in balia di bande e degrado significa abbandonare al loro destino non solo questi spazi, ma anche la comunità che li utilizza. Perché il Movicentro torni a essere un luogo sicuro e vivibile per tutti ci vuole un intervento strutturale e coordinato...".
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