Si è spento a Torino, all’età di 82 anni, il matematico e logico Gabriele Lolli, una delle personalità più importanti nel panorama accademico italiano. Dal 2008 al 2014, Lolli è stato professore ordinario presso la Classe di Lettere e Filosofia della Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ha concluso la sua straordinaria carriera accademica.
La Scuola Normale Superiore di Pisa lo ricorda con riconoscenza per il suo impegno come scienziato, insegnante e divulgatore. “È stato un punto di riferimento per generazioni di logici, storici della logica e studiosi di filosofia della matematica,” si legge nella nota diffusa dall’istituzione.
Autore di numerose pubblicazioni, Lolli ha esplorato temi che spaziano dalla storia della logica alla filosofia della matematica, fino ai rapporti tra matematica e letteratura. Il suo lavoro ha contribuito a presentare la dimensione culturale della logica a un pubblico ampio, rendendo accessibile il valore universale di questa disciplina.
Laureatosi presso l’Università di Torino, Gabriele Lolli è stato allievo di due giganti della logica italiana: Ludovico Geymonat ed Ettore Casari, considerati tra i padri della rinascita della logica nel nostro Paese. Ha poi proseguito la sua formazione presso la prestigiosa Yale University, sotto la guida del matematico Abraham Robinson, uno dei pionieri della logica moderna.
Lolli ha insegnato presso diverse università italiane, tra cui il Politecnico di Torino, le Università di Salerno, Genova e Torino, lasciando un’impronta indelebile nella formazione di numerosi studenti e ricercatori. Dal 1986, era Socio dell’Accademia delle Scienze di Torino, un riconoscimento che testimonia il suo straordinario contributo al progresso scientifico e culturale.
Il lavoro di Gabriele Lolli va ben oltre l’ambito accademico. Grazie alla sua capacità di coniugare rigore scientifico e sensibilità culturale, ha reso la logica e la matematica discipline vive e accessibili, contribuendo a diffonderne l’importanza nella società contemporanea.
Con la scomparsa di Gabriele Lolli, l’Italia perde una delle sue menti più brillanti, capace di combinare la profondità del pensiero matematico con un approccio umano e divulgativo. Il suo insegnamento e il suo esempio rimarranno una fonte di ispirazione per le future generazioni di studiosi.