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Cronaca
11 Dicembre 2024 - 10:27
Vergogna al cimitero, ladri profanano le lapidi: il furto choc che ha sconvolto la comunità!
Il 5 dicembre 2024, un atto ignobile ha scosso la comunità di Bussoleno. Un gruppo di ladri ha fatto irruzione nel cimitero comunale, situato lungo l'ex statale 24, sottraendo ben 1.147 vasi portafiori di rame dalle lapidi dei campi M, L, H e parte del campo I. Un crimine che ha lasciato un segno profondo nella comunità, già provata da un analogo episodio accaduto a Bairo, dove erano stati rubati 30 vasi portafiori poco tempo prima.
Il furto nei cimiteri non è solo un atto di vandalismo, ma un oltraggio alla memoria dei defunti. I vasi di rame, scelti con cura dai familiari, rappresentano un simbolo di amore e rispetto. La loro sottrazione non è solo una perdita materiale, ma un affronto al ricordo dei cari scomparsi. La scena trovata dai cittadini la mattina successiva al furto è stata straziante: fiori sparsi ai piedi dei loculi, come se anche la natura piangesse la profanazione subita.
Il furto di metalli preziosi dai cimiteri è purtroppo un fenomeno in crescita nel Torinese e in molte altre aree d’Italia. Il rame, sebbene non prezioso come l’oro, ha un mercato nero fiorente grazie al suo valore economico e alla versatilità di utilizzo. Questo ha reso i cimiteri un bersaglio facile per i ladri, che approfittano della scarsa vigilanza notturna per compiere i loro crimini. Negli ultimi anni, le cronache locali hanno riportato numerosi episodi simili, trasformando un problema isolato in una vera emergenza.
Le indagini sono ora nelle mani della polizia locale di Bussoleno, che sta cercando di risalire ai responsabili. Parallelamente, la società che gestisce l'appalto cimiteriale si è attivata per limitare i danni: i bouquet di fiori rimasti sono stati raccolti e le aree colpite sono state sistemate provvisoriamente. Tuttavia, il problema della sicurezza rimane. Tra le proposte al vaglio delle autorità ci sono l'installazione di sistemi di videosorveglianza e un’intensificazione dei controlli notturni. Ma queste misure richiedono tempo, risorse e un impegno collettivo.
Davanti a un fenomeno così grave, emerge l'importanza della collaborazione tra cittadini e istituzioni. La comunità è chiamata a vigilare e a segnalare movimenti sospetti, contribuendo a prevenire ulteriori episodi.
L’episodio di Bussoleno, insieme a quello di Bairo, dovrebbe spingere le istituzioni a investire in misure di sicurezza più efficaci. La speranza è che, attraverso un’azione coordinata, si possa arginare questo fenomeno e restituire ai luoghi di riposo eterno la pace e il rispetto che meritano. La memoria dei nostri cari non deve essere violata; è un dovere morale difenderla e preservarla per le future generazioni.
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