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Cronaca

Truffa online da 32mila euro: veicolo recuperato grazie al sistema GPS

La Guardia di Finanza recupera un’auto di pregio venduta con un falso assegno circolare

Truffa online da 32mila euro

Truffa online da 32mila euro: veicolo recuperato grazie al sistema GPS (foto di repertorio)

La Guardia di Finanza del comando provinciale di Pordenone ha sventato una truffa ai danni di un venditore, recuperando un’auto di pregio venduta per oltre 32mila euro a un truffatore seriale. Il veicolo è stato individuato in un parcheggio di Chivasso, in provincia di Torino, grazie al sistema GPS installato a bordo.

L’intera vicenda è iniziata con una compravendita di un’auto attraverso un noto sito di annunci online.
Il venditore e il compratore si sono incontrati presso un’agenzia di pratiche auto per formalizzare il passaggio di proprietà, ricevendo un assegno circolare pari al valore pattuito. Tuttavia, il giorno successivo, il venditore ha scoperto che il titolo era falso.

Le Fiamme Gialle, avviate le indagini, hanno identificato l’acquirente come un truffatore seriale, già noto per numerosi raggiri simili in diverse regioni d’Italia. Intervenendo tempestivamente, i finanzieri hanno richiesto all’ACI e al PRA di sospendere e annullare il trasferimento di proprietà.
Contestualmente, è stato ricostruito il percorso del veicolo sfruttando il sistema GPS, che il truffatore non aveva disattivato.

La Guardia di Finanza del comando provinciale di Pordenone ha sventato una truffa ai danni di un venditore, recuperando un’auto di pregio venduta per oltre 32mila euro a un truffatore seriale

Il veicolo è stato infine rintracciato e recuperato in un parcheggio a Chivasso, restituendolo al legittimo proprietario.
Il responsabile, già noto alle forze dell’ordine per aver orchestrato truffe simili in passato, è stato denunciato alla Procura di Pordenone. L’episodio evidenzia ancora una volta l’importanza di adottare misure di cautela nelle compravendite private, soprattutto quando si utilizzano piattaforme online e strumenti di pagamento come gli assegni circolari.

La Guardia di Finanza rinnova l’appello a verificare sempre l’autenticità dei titoli di pagamento e invita a utilizzare metodi tracciabili e più sicuri per transazioni di valore elevato. L’operazione dimostra come la sinergia tra tecnologie come il GPS e il lavoro investigativo possa essere determinante per combattere le truffe e tutelare i cittadini.

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