Cerca

Attualità

Truffa delle Polizze Vita in Canavese: sembrava un investimento sicuro, invece era un incubo

Un ex senatore tra le vittime di una truffa da centinaia di migliaia di euro. Indagini in corso a Ivrea.

Truffa delle Polizze Vita

Truffa delle Polizze Vita in Canavese: Un Caso che Sconvolge la Comunità

In Canavese, un caso di truffa sta scuotendo la comunità, rivelando una rete di inganni che ha coinvolto decine di persone. La vicenda ha il suo epicentro in un piccolo paese dell'eporediese, ma le sue ramificazioni si estendono fino alle alte sfere della società di Ivrea. Al centro di questo scandalo, un professionista 63enne, accusato di aver orchestrato una truffa sulle polizze vita, sottraendo centinaia di migliaia di euro a ignari investitori.

La storia ha preso una piega drammatica quando Cesare Pianasso, ex senatore e noto calciatore dilettante, ha deciso di rompere il silenzio. "Conosco quell’assicuratore dalla notte dei tempi", ha dichiarato Pianasso, ricordando un'amicizia che risale a 35 anni fa. "Per me era un amico di cui mi sono sempre fidato".

Tuttavia, la fiducia si è trasformata in sospetto quando Pianasso ha scoperto che i suoi investimenti, e quelli di molti altri, erano stati dirottati. Il modus operandi era semplice ma efficace: il presunto truffatore, spacciandosi per subagente di una compagnia assicurativa, faceva firmare polizze vita fasulle, intascando i soldi dei clienti.

La bolla delle polizze vita

Le vittime, tra cui professionisti, operai e pensionati, avevano affidato i risparmi di una vita a una persona di cui si fidavano ciecamente. Gli importi sottratti variano dai 15mila ai 150mila euro. La compagnia assicurativa Itas di Ivrea ha prontamente sconfessato ogni legame con l'indagato, dichiarando che "non ha più in essere alcun rapporto di collaborazione con noi a far data dal 31 gennaio 2015". La compagnia ha già intrapreso le necessarie azioni legali per tutelarsi e ha segnalato il caso all'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni.

Le denunce continuano ad affluire in procura, dove l'inchiesta è in pieno svolgimento. Tuttavia, il fascicolo è in continuo aggiornamento, e il riserbo è massimo. La scarsità di personale nell'ufficio giudiziario eporediese complica ulteriormente la situazione, rendendo difficile riunire tutte le denunce presentate. Gli avvocati Leo Davoli, Pio Coda e Ferdinando Ferrero stanno rappresentando le vittime, con tre casi ciascuno.

Per molti, il dolore più grande non è la perdita finanziaria, ma il tradimento di un amico. Pianasso stesso ha ammesso: "Mi è spiaciuto adire le vie legali ma altro non potevo fare". Il presunto truffatore, che per anni ha frequentato il mondo del calcio dilettantistico, avrebbe inizialmente restituito piccole somme agli investitori, solo per poi dileguarsi quando le richieste di restituzione si sono fatte più pressanti.

Questa vicenda solleva interrogativi inquietanti sulla fiducia e sull'inganno. Come può una comunità proteggersi da chi sfrutta i legami personali per trarre vantaggio? E quanto è profonda la bolla delle polizze vita? Mentre l'indagine prosegue, la comunità di Ivrea resta in attesa di risposte, sperando che giustizia sia fatta e che il caso serva da monito per il futuro.

La testimonianza di Pianasso

A settembre 2024, Cesare Pianasso ha avuto la certezza di essere stato truffato. "Ho capito che si trattava di una truffa quando il mio amico, che fungeva da agente assicurativo, ha iniziato a prendere tempo per restituire il denaro che gli avevo affidato", racconta. Ma la vicenda non si limita a una perdita personale: il giro di truffe orchestrato dal falso assicuratore si aggira, secondo le prime stime, tra i 2 e i 3 milioni di euro, coinvolgendo decine di vittime.

La truffa delle polizze vita

Il truffatore, che fino al 2015 lavorava regolarmente per Itas Assicurazioni, ha visto il suo mandato revocato quell'anno. Nonostante ciò, ha continuato a operare come se fosse ancora un agente assicurativo, costruendo una rete di truffe che coinvolgeva amici, conoscenti e persino i loro familiari. "Ha abusato della fiducia di persone che conosceva da anni, truffando amici e amici di amici. È stata una rete ben congegnata, e questa è solo la punta dell’iceberg", spiega Pianasso con amarezza.

Il truffatore non ha avuto scrupoli nel prendere di mira persone vulnerabili. "Ha ingannato anche pensionati, persone che avevano affidato a lui i risparmi di una vita. Oggi si ritrovano con nulla in mano. È una persona senza dignità, abile a inventare storie per guadagnare tempo, ma incapace di un minimo di rimorso," aggiunge. Il dolore, però, non si limita alla perdita economica. "Mi conosceva da 30 anni. Conoscevo anche la sua famiglia. La delusione umana è stata più dolorosa dei soldi persi."

Un aspetto paradossale della vicenda è la modalità con cui venivano effettuati gli "investimenti". "Tutto avveniva attraverso bonifici tracciabili, proprio per far sembrare l'operazione regolare," rivela Pianasso, che oggi invita le vittime a farsi avanti per fermare il truffatore. "Io sono stato il primo a denunciare, ma so che ci sono ancora molte persone che non sanno di essere state truffate. Facendo circolare la notizia, spero che altri possano accorgersi di ciò che è successo e denunciare."

Nonostante le denunce, Pianasso non nutre molte speranze di recuperare il denaro perso. "Non credo che i soldi torneranno indietro, ma se con la mia storia posso salvare qualcuno, almeno questo avrà un senso. La giustizia deve fare il suo corso per fermare quest'uomo e impedire che altre persone cadano nella sua rete."

La vicenda mette in luce quanto possano essere devastanti le truffe basate sulla fiducia, soprattutto quando a essere ingannati sono amici di lunga data e persone vulnerabili. Le autorità stanno indagando, ma il monito di Pianasso è chiaro: "Non fidatevi ciecamente, nemmeno di chi conoscete da una vita."

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori