AGGIORNAMENTI
Cerca
Truffe online
29 Novembre 2024 - 11:59
Truffe online: smantellata rete di falsi broker. La guida completa per non cadere nella trappola
A Torino, una città che da sempre si distingue per la sua vivacità economica e culturale, si è consumata una truffa che ha lasciato il segno su decine di ignari cittadini. Dopo due anni di indagini meticolose, la polizia postale ha smascherato una coppia di falsi broker, responsabili di aver sottratto oltre 600 mila euro attraverso un ingegnoso sistema di trading online fasullo. Un caso che mette in luce le insidie del mondo digitale e la vulnerabilità di chi, attratto da facili guadagni, si affida a piattaforme apparentemente sicure.
La truffa scoperta a Torino non è un caso isolato, ma rappresenta uno dei fenomeni economico-criminali più estesi degli ultimi anni. Gli investigatori della polizia postale hanno lavorato senza sosta per due anni, seguendo il flusso di denaro e monitorando le attività sospette.
La coppia, residente in provincia di Latina, aveva creato un sistema ben oliato per raggirare le vittime, utilizzando piattaforme finanziarie fittizie e falsi grafici di fluttuazione che promettevano rendite elevate. Un miraggio che ha attirato molti, ma che si è rivelato essere una trappola ben congegnata.
Ma come operavano questi falsi broker? Attraverso telefonate in stile call-center, contattavano potenziali vittime, individuate tramite società di profiling. Promettevano rendimenti finanziari elevati in cambio di ingenti versamenti di denaro, convincendo gli interlocutori a registrarsi su piattaforme appositamente create. Queste piattaforme simulavano l'esistenza di grafici di investimento che apparivano sicuri e redditizi, ma che in realtà erano solo un'illusione. Un inganno che ha portato molti a investire somme considerevoli, ignari del destino dei loro risparmi.
Truffe online: una piaga moderna
La svolta nelle indagini è arrivata grazie alla capacità degli agenti della polizia postale di "seguire i soldi". Attraverso un'attenta analisi dei trasferimenti su conti intestati a società di comodo con sede all'estero e l'uso di criptovalute per mascherare la provenienza dei flussi, gli investigatori sono riusciti a smascherare il raggiro. Un lavoro complesso, che ha richiesto competenze avanzate in sicurezza cibernetica e una determinazione incrollabile nel portare alla luce la verità.
Le vittime, spesso ignare di essere state truffate, venivano talvolta ricontattate dai truffatori sotto nuove mentite spoglie. Fingendosi società di recupero crediti o addirittura forze dell'ordine, i truffatori promettevano la restituzione del denaro, richiedendo però il pagamento di fantomatiche imposte. Un ulteriore inganno che ha aggravato la situazione di chi già aveva subito una perdita economica significativa. La polizia postale ha sottolineato come questo fenomeno rappresenti un rischio concreto di ricaduta nella truffa, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza e cautela da parte dei cittadini.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.