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Cronaca

Chiuso il "Centralino": oltre 1200 persone in uno spazio per 580

La discoteca di Torino chiusa per otto giorni per "sovraffollamento"

Centralino di Torino

Ragazzi in discoteca. La Questura ha sospeso per otto giorni la licenza alla discoteca Centralino di Torino

Oltre 1.200 persone stavano ballando all’interno di un locale che, per legge e per ragioni di sicurezza, può ospitarne meno della metà. 

La discoteca Centralino è stata teatro di un episodio che ha sollevato non poche preoccupazioni riguardo alla sicurezza pubblica.

Nella notte tra sabato 9 e domenica 10 novembre, gli agenti della divisione polizia amministrativa e sociale della questura di Torino, guidati dal questore Paolo Sirna, hanno effettuato un controllo che ha portato alla sospensione della licenza del locale per otto giorni. Un provvedimento che ha fatto discutere, ma che si è reso necessario per garantire la sicurezza dei frequentatori.

Era una serata come tante altre al Centralino, una delle discoteche più rinomate della città, situata in via delle Rosine. Tuttavia, quella notte, il numero di persone presenti all'interno del locale ha superato ogni aspettativa. Gli agenti, intervenuti intorno alle due di notte, hanno accertato la presenza di ben 1.286 persone, a fronte di una capienza massima consentita di 580. Un sovraffollamento che ha destato immediata preoccupazione, non solo per il mancato rispetto delle normative vigenti, ma soprattutto per i rischi legati alla sicurezza.

La situazione è apparsa subito chiara: il numero di persone presenti era più del doppio rispetto al limite consentito. Un dato che non poteva essere ignorato. In collaborazione con i vigili del fuoco, la questura ha deciso di intervenire con fermezza, sospendendo la serata e chiudendo il locale per otto giorni.

La notizia della chiusura temporanea del Centralino ha suscitato reazioni contrastanti tra i torinesi. Da un lato, c'è chi sostiene la decisione delle autorità, ritenendola necessaria per garantire la sicurezza pubblica. Dall'altro, alcuni frequentatori abituali del locale si sono detti delusi, sottolineando come il Centralino rappresenti un punto di riferimento per la vita notturna della città. Tuttavia, la questione della sicurezza non può essere sottovalutata, e il provvedimento adottato dalla questura è un chiaro segnale dell'importanza di rispettare le regole.

La chiusura del Centralino riaccende i riflettori sulla movida torinese e sulle sfide che essa comporta. Torino, con la sua vivace vita notturna, attira ogni weekend migliaia di giovani desiderosi di divertirsi. Tuttavia, è fondamentale che il divertimento vada di pari passo con la sicurezza. Le autorità cittadine sono chiamate a vigilare affinché episodi di sovraffollamento come quello del Centralino non si ripetano, garantendo così un ambiente sicuro per tutti.

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