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"Il nostro amore è per sempre": l'ultimo saluto di Simona a Vincenzo, sposato pochi giorni fa

Dall'incontro che li ha salvati alla nascita di Gioele, un bambino speciale che ha unito ancora di più la famiglia, fino alla lotta contro la malattia. La proposta di matrimonio tra petali e luci soffuse, e l'addio di un uomo che ha amato senza riserve

Castellamonte

Simona, Gioele e Vincenzo, un momento felice.

Vincenzo D'Aloia si è spento all'età di 48 anni, pochi giorni dopo le nozze con la sua Simona. 

La loro storia, la storia di Vincenzo D'Aloia e Simona Venice è di quelle che sembrano scolpite nella roccia, capaci di resistere a ogni tempesta. Si incontrarono il 31 luglio 2012, entrambi segnati da storie passate che li avevano feriti. "Eravamo due anime in cerca di pace", racconta Simona, "e ci siamo salvati a vicenda". L'amore sbocciò rapido e intenso, come una luce che scaccia l'oscurità.

Nel 2015 nacque Gioele, il loro figlio speciale. “È un bambino straordinario. La diagnosi di tetraparesi spastica cerebrale è stata dura, ma lui è diventato la nostra forza", dice Simona. La nascita di Gioele rivelò in Vincenzo un lato dolce e affettuoso, nascosto dietro la sua apparente durezza. "Per Gioele, avrebbe fatto qualsiasi cosa", prosegue. Due anni fa, Vincenzo prese una decisione coraggiosa: lasciò il lavoro di carpentiere per dedicarsi completamente al figlio, mettendo ancora una volta la famiglia al primo posto.

Simona ricorda i sacrifici fatti insieme, i giorni trascorsi ad adattarsi ai bisogni di Gioele. "Avevamo una routine, un’intesa speciale. Lui era il concreto, io la sognatrice", dice con un sorriso nostalgico. "Vincenzo era diventato il mio eroe. A volte, da mamma, ero persino gelosa di quanto tempo e dedizione dava a Gioele, ma poi capivo che quell’amore incondizionato era prezioso”.

Il trasferimento a Castellamonte nel 2021 fu un passo importante. "Era necessario trovare una casa più adatta a Gioele", spiega Simona. La comunità non rimase indifferente e, grazie a una raccolta fondi promossa dall'associazione Noi ci Siamo Onlus, riuscirono a comprare un mezzo di trasporto per Gioele. “Vedere quanto amore circondava nostro figlio è stato commovente, e Vincenzo non ha mai smesso di ringraziare tutti”.

Andrea Cane, ex Consigliere regionale, amico e volontario dell'associazioneNoi Ci Siamo Onlus, riflette sulla loro storia: “Negli ultimi anni, mesi e giorni, la famiglia di Simona e Vincenzo ci ha insegnato tanto. Dalla difficoltà è nata una luce, quella del sostegno che il territorio ha saputo dare a Gioele, e soprattutto l’Amore puro tra Simona e Vincenzo, suggellato in quel matrimonio che resterà come un abbraccio eterno”.

In mezzo a tutte le sfide, c’era anche un sogno che Vincenzo aveva realizzato per sé: due anni fa, acquistò una moto, una Harley. “Era felicissimo, teneva quella moto come se fosse un gioiello prezioso, sorride Simona. “Nonostante tutto, sapeva ancora trovare gioia nelle piccole cose, e quella Harley era il suo modo per sentirsi libero, anche se solo di tanto in tanto".

L'estate del 2024 portò una nuova battaglia. “Quando ci hanno detto che Vincenzo era malato, il mondo ci è crollato addosso. Era il 1° agosto, un giorno che non dimenticherò mai”, dice Simona, trattenendo le lacrime. Anche in quel momento buio, Vincenzo trovò il modo di farla sentire amata. “Un giorno mi disse che voleva organizzare una pizzata, per festeggiare finché stava ancora bene. Ma non era una semplice cena. Era d’accordo con mia sorella e mio cognato. Quando tornai a casa, trovai petali di rosa e luci soffuse… e lui lì, inginocchiato, a chiedermi di sposarlo. È stato un momento indimenticabile, come se volesse suggellare il nostro amore per sempre”.

Il 25 ottobre, tra le mura dell’ospedale di Ivrea, Vincenzo e Simona si sono sposati. "Non mi importava dove fossimo. C’eravamo solo noi due", confida Simona. “Ci siamo detti sì come se fosse la prima volta, con un amore radicato nelle tempeste e nelle difficoltà. Nessuno mi ha mai amata come lui. Mi ha reso la donna che sono oggi”.

Pochi giorni dopo, Vincenzo se n’è andato, lasciando un vuoto incolmabile. “Perdo non solo un marito, ma la mia guida, il padre meraviglioso dei nostri figli, il mio compagno di vita”, dice Simona. “Era apparentemente duro, ma chi lo conosceva davvero sapeva che aveva un cuore grande, sempre pronto ad aiutare”.

Oggi, Simona e Gioele portano avanti l’eredità di Vincenzo, una forza che continuerà a illuminare le loro vite.

I funerali si terranno martedì 5 novembre alle ore 14,30 presso la Chiesa Parrocchiale di San Giacomo a Rivarolo Canavese, partendo dall’Ospedale di Ivrea alle ore 14,00. Dopo la funzione religiosa, si proseguirà per il Tempio Crematorio di Mappano. Una veglia di preghiera è prevista presso la Chiesa Parrocchiale di San Giacomo nella giornata di oggi, alle ore 18,30.

La famiglia desidera ringraziare il personale del reparto di oncologia dell’Ospedale di Ivrea per le cure e l'assistenza prestate. Invece dei fiori, è gradita un'opera di bene in memoria di Vincenzo, un uomo che ha lasciato un'impronta indelebile nei cuori di chi lo ha amato.

Nota: le foto di Gioele sono state gentilmente concesse dalla madre, che ci ha permesso di condividere alcuni frammenti della loro storia.

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