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Cronaca

Vergogna al cimitero: sparisce l’effige del capitano eroe, simbolo del sacrificio per la Patria

Trafugato il bronzo commemorativo del Capitano Crosa

Oropa

Il Capitano Crosa e Oropa, a Biella

Furto ignobile al cimitero di Oropa, a Biella. Nel cuore di uno dei luoghi più cari alla memoria collettiva, mani senza scrupoli hanno trafugato il bronzo con l'effige della Medaglia d’oro al valore militare Capitano Costantino Crosa, simbolo dell’estremo sacrificio compiuto per la Patria durante la Grande Guerra. La denuncia arriva dalla sezione Alpini di Biella, i cui membri hanno espresso profondo sdegno per un atto che definiscono “una vergogna e un insulto a chi ha dato la vita per l’Italia”.

L'effige del capitano Crosa, custode silente della memoria di un eroe nazionale, è stata sottratta con brutalità, e questo gesto ha colpito non solo gli Alpini, ma l'intera comunità biellese, che vede ogni giorno il cimitero di Oropa come un santuario di ricordi. La sparizione del bronzo, oltre a rappresentare una ferita dolorosa, arriva in un momento particolarmente significativo per la sezione biellese dell'Associazione Nazionale Alpini (Ana), impegnata proprio quest'anno nell’organizzazione dell’adunata nazionale degli Alpini, che si terrà dal 9 all'11 maggio.

L'indagine è affidata ai carabinieri

“Persone indegne”, ha dichiarato la sezione, “hanno offeso la memoria di chi ha dato tutto per il Paese, senza chiedere nulla in cambio”. Un furto che appare come un colpo basso alla storia, una mano vigliacca che ha deciso di profanare non un semplice oggetto, ma un simbolo caro alla città e agli stessi Alpini. Ai ladri non resterà che il peso di un atto vile e inaccettabile, mentre a Biella si levano parole di rabbia e condanna.

Chi era il Capitano Crosa

Il Capitano Costantino Crosa fu un eroe biellese decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare per il suo straordinario coraggio durante la Prima Guerra Mondiale. Nato a Biella il 12 febbraio 1889, si arruolò come ufficiale e, nel corso del conflitto, dimostrò un valore eccezionale, in particolare nelle battaglie sul fronte dell’Isonzo e del Piave. Morì il 18 giugno 1918, a Molino Vecchio, mentre difendeva una posizione strategica sul Piave contro forze nemiche preponderanti. Nonostante ferito, riuscì a mantenere la posizione per giorni, incarnando il motto "Di qui non si passa" con un sacrificio consapevole e indomito.

La memoria di Crosa è particolarmente viva a Biella, dove l’effige in bronzo al cimitero di Oropa rappresentava un simbolo di patriottismo e di rispetto verso chi ha dato la vita per il Paese​

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