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Lutto

Addio a Nicola, papà dei Tic-Tac e manager che contribuì al successo di Ferrero nel mondo. Il funerale a Brusasco

Il legame di Nicola con Brusasco, il suo paese d'origine, non si è mai spezzato. Nonostante il successo professionale che lo ha portato a viaggiare per il mondo, ha mantenuto un forte legame con la sua comunità

Ferrero

Giandonato Nicola fu tra i fautori del successo di Ferrero nel mondo

Giandonato Nicola, un protagonista della storia della Ferrero e una figura centrale nella crescita internazionale dell’azienda dolciaria, è scomparso giovedì all'età di 98 anni.

Nato a Brusasco nel 1926, Nicola è stato un pilastro nella struttura manageriale della Ferrero, contribuendo in modo decisivo all'espansione globale dell'azienda. Con la sua mente brillante e una solida formazione accademica – laureato in Economia e CommercioNicola ha saputo interpretare le esigenze di una delle imprese più innovative del secolo scorso, facendo la differenza in numerosi mercati internazionali.

L’incontro tra Giandonato Nicola e Michele Ferrero, il "padre della Nutella", che segnerà la storia di entrambi, avviene nel 1958 grazie a Severino Chiesa, amico di infanzia di Nicola e collaboratore di Ferrero.

Entrambi, provenienti dal piccolo paese di Brusasco, nel chivassese, avevano stretto un forte legame ed è proprio Chiesa a presentare Nicola al fondatore della Ferrero.

Michele Ferrero, famoso per la sua capacità di individuare talenti, impiegò poco a capire che quel giovane di 32 anni sarebbe stato un ottimo investimento per l’azienda. E così iniziò una collaborazione destinata a segnare il destino dell'impresa.

Nel 1959, dopo un solo anno in azienda, Nicola venne inviato in Germania insieme a Severino Chiesa per risollevare le sorti della sede locale della Ferrero, che all'epoca stava affrontando una profonda crisi. Nicola accettò la sfida con lo stesso entusiasmo che lo caratterizzava.

Con le sue decisioni strategiche e la sua visione a lungo termine, riuscì a rilanciare l'attività tedesca, che da allora in poi diventò uno dei mercati più importanti per la Ferrero. La Germania, oggi una delle colonne portanti dell'azienda, deve gran parte del suo successo alle fondamenta gettate da Giandonato Nicola.

Nonostante le sue grandi competenze professionali, Nicola non si è limitato a lavorare solo in Germania. Con lo stesso spirito di innovazione e determinazione, è stato inviato in Francia, dove ha guidato con successo il lancio dello stabilimento di Rouen. Negli Stati Uniti, un altro mercato strategico, ha avuto un ruolo chiave nell'introduzione e nella diffusione delle celebri caramelle tic-tac, contribuendo così all'affermazione del marchio Ferrero anche oltreoceano.

Le capacità manageriali di Nicola non si limitavano all’aspetto imprenditoriale. Era conosciuto e apprezzato anche per le sue doti umane, capaci di creare legami forti con i colleghi e collaboratori.

Il suo stile di leadership, fatto di ascolto e saggezza, lo rendeva una figura carismatica e amata all'interno dell'azienda. Chi ha avuto la fortuna di lavorare al suo fianco, lo ricorda come un uomo capace di dare ottimi consigli, sempre disponibile e pronto a condividere la sua esperienza.

"Nicola non ha mai cercato visibilità personale, mantenendo sempre un atteggiamento di grande modestia, quasi in contrasto con l’enorme successo professionale che ha ottenuto".

"La sua discrezione, unita alla sua profonda dedizione al lavoro, lo ha reso una figura unica nel panorama aziendale internazionale".  Lo ricordano sui social.

Il ricordo del sindaco di Brusasco Giulio Bosso su facebook

Michele Ferrero lo considerava uno dei suoi collaboratori più fidati, tanto che spesso lo definiva il suo "alter ego".

Nicola era infatti una delle persone più vicine a Ferrero, al punto che si muoveva spesso in elicottero tra i vari stabilimenti e sedi, atterrando a Pino Torinese, dove viveva con la moglie Bianca Vetrino.

La vita personale di Nicola è stata altrettanto significativa.

Sposato con Bianca Vetrino, conosciuta proprio all'interno della Ferrero, Nicola ha condiviso con lei una lunga e felice unione. Bianca, che ha avuto una brillante carriera politica, è stata vicepresidente della Regione Piemonte per due mandati, dal 1985 al 1995, e si è distinta per la sua integrità e passione per l’associazionismo femminile. La coppia ha sempre mantenuto un forte legame con la terra di origine, e nonostante le grandi responsabilità lavorative, hanno saputo trovare equilibrio tra vita professionale e privata.

Dalla loro unione sono nati i figli Carlotta e Franco, che hanno ereditato dal padre il gusto per la bellezza e la cultura. Nicola era infatti un grande appassionato di musica classica, buon vino, in particolare il Bordeaux, e della buona cucina. Questi interessi lo accompagnavano nelle rare pause dal lavoro e rappresentavano per lui momenti di serenità e riflessione.

Il legame di Nicola con Brusasco, il suo paese d'origine, non si è mai spezzato. Nonostante il successo professionale che lo ha portato a viaggiare per il mondo, ha mantenuto un forte legame con la sua comunità. Proprio a Brusasco si terranno i funerali, lunedì alle 15, un momento per rendere omaggio a un uomo che ha rappresentato una parte importante della storia del paese.

Il sindaco di Brusasco, Giulio Bosso, ha espresso il suo cordoglio con un post toccante: “In questi giorni ci ha lasciato Giandonato Nicola, di origini brusaschesi. I suoi genitori gestivano il bar Nicola, dove oggi c'è la pasticceria Peccati di gola. Alla moglie Bianca Vetrino, già vicepresidente della Giunta Regionale, ai figli e ai familiari giunga la vicinanza di noi tutti. Sentite condoglianze”.

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