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Ivrea
13 Settembre 2024 - 05:00
Matteo Chiantore e i due pittbull
Sabato scorso, il sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore, ha vissuto un'esperienza da incubo mentre si allenava per l'Ivrea Mombarone, una delle corse in montagna più prestigiose e storiche di tutto il Piemonte, in programma il prossimo 22 settembre.
Il primo cittadino, noto per la sua passione per la corsa, è stato aggredito da due pitbull in frazione Bienca di Chiaverano, una località che conosce molto bene.
L'incidente è avvenuto in un'area che Chiantore percorre regolarmente per allenarsi o semplicemente per fare sport.
I due cani, stando ai racconti delle persone a cui lo ha raccontato, sarebbero spuntati improvvisamente e senza alcun preavviso. Senza abbaiare né manifestare segnali di avvertimento.
Il primo cane lo ha morso al polpaccio, l'altro lo ha attaccato frontalmente. Chiantore, con grande determinazione e spirito di sopravvivenza, avrebbe lottato con tutte le sue forze per liberarsi dalla presa e la battaglia sarebbe durata circa due minuti, durante i quali le sue urla disperate sarebbero rimaste inascoltate, dato che in quel momento, non c'era anima viva nelle vicinanze.
L'episodio solleva gravi preoccupazioni sulla sicurezza dei sentieri e dei boschi, non solo nei dintorni di Ivrea. L'aggressione, infatti, avrebbe potuto avere conseguenze ben più tragiche se al posto di Chiantore ci fosse stata una persona anziana o, peggio ancora, dei bambini.
Nonostante la gravità dell'incidente e i segni lasciati sul corpo, Matteo Chiantore ha scelto di mantenere un profilo basso e di non commentare pubblicamente quanto accaduto.
Tuttavia, il caso riporta in primo piano il dibattito sulla gestione dei cani liberi e sulle norme di sicurezza per garantire la tranquillità dei cittadini durante le proprie attività all'aperto.
Ora, oltre alla sfida sportiva, Chiantore dovrà fare i conti con le ferite fisiche..
La Ivrea Mombarone è una delle gare di corsa in montagna più storiche e prestigiose del Piemonte, una manifestazione che da decenni affascina gli appassionati di trail running e di sfide alpine. I suoi 20 chilometri di percorso e il dislivello positivo di oltre 2.100 metri rappresentano una prova ardua per anche i corridori più esperti, rendendo questa competizione un banco di prova fondamentale per chi ambisce a dominare le montagne.
La gara prende il nome dal Monte Mombarone, una vetta imponente delle Alpi Graie. Questo evento annuale, che si svolge solitamente a settembre, non è solo una corsa, ma un’autentica celebrazione della resistenza e della forza fisica.
La prima edizione della Ivrea Mombarone risale al 1922.
Il percorso della gara è un susseguirsi di tratti tecnici, sentieri rocciosi e pendii ripidi, che mettono alla prova non solo la resistenza dei partecipanti ma anche la loro capacità di affrontare terreni variabili e impegnativi. Gli spettacolari paesaggi alpini che caratterizzano il tracciato offrono panorami mozzafiato, con viste che spaziano dalle valli circostanti alle vette delle Alpi Graie.
Partecipare alla Ivrea Mombarone significa non solo competere in una gara di resistenza, ma anche immergersi nella bellezza naturale della regione e nella sua tradizione sportiva. L’evento attira corridori da tutto il mondo, attratti dalla sfida e dalla possibilità di vivere un’esperienza unica tra le montagne piemontesi.
Con il passare degli anni, la Ivrea Mombarone è diventata una manifestazione simbolo del trail running, un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti delle corse in montagna e per coloro che cercano di testare i propri limiti in uno scenario alpino senza pari.
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