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Cronaca
29 Agosto 2024 - 21:04
Ultimi giorni di agosto amari per i gestori del centro sportivo Gonetta Go, situato in strada San Giovanni a San Carlo Canavese. Un gruppo di ladri infatti, approfittando delle ore notturne, ha fatto irruzione nella struttura, razziando i generi alimentari destinati al pranzo dei ragazzi, per un evento di cui gli organizzatori si stavano occupando con attenzione e cura da settimane.
Secondo le prime ricostruzioni, i malviventi sono riusciti a entrare nel centro sportivo senza essere notati, forzando l'accesso alla dispensa. Una volta all'interno, hanno prelevato tutto il cibo e i prodotti alimentari, lasciando dietro di sé solo danni e sconforto. Al mattino, i gestori del Gonetta Go hanno trovato la dispensa vuota e hanno subito denunciato l'accaduto alle forze dell’ordine.
Un episodio, quello di San Carlo, che si aggiunge a tutta una serie di furti avvenuti nell’ultimo periodo nel ciriacese. Una settimana fa aveva fatto scalpore il caso dell’orto della Caritas proprio a Ciriè, dove alcuni ladri avevano rubato cipolle, pomodori e meloni. Tutti ortaggi che i ragazzi, provenienti da contesti difficili, avevano coltivato sotto il sole di agosto grazie all’opportunità di alcune “borse lavoro”, che permettono loro di svolgere delle attività presso l’associazione ciriacese.
Le forze dell’ordine ora hanno avviato le indagini per risalire agli autori del furto a San Carlo; al momento non si esclude nessuna pista, ma i ladri sembrano aver agito con un piano ben preciso, mirando esclusivamente ai prodotti alimentari.
L’accaduto ha suscitato sdegno e preoccupazione tra i residenti, che vedono in questi episodi un segnale inquietante dell’aumento della microcriminalità nella zona. I furti relativi al cibo, per altro, sono in costante crescita, situazione che solo qualche settimana aveva denunciato Fiorenzo Borello, imprenditore e proprietario dell’omonima catena di supermercati.
“A Castiglione, nel punto vendita più piccolo, siamo in balia da mesi di tre ragazzini che vengono tutti i giorni e la fanno da padrone. Soprattutto di pomeriggio, quando c'è meno lavoro e c'è solo un dipendente alla cassa e uno al bancone. Una volta rubano una coca cola, una volta una bottiglietta d'acqua. È come una sfida per loro, un gioco. A Giaveno invece parliamo di una bottiglia di vodka, superalcolici dunque. Rischiamo anche di finire nei guai per somministrazione a minori - commenta Borello - Questa problematica deve far riflettere e mettere ancora più in guardia le istituzioni, le realtà associative e le forze di polizia, perché sta assumendo proporzioni preoccupanti dal punto di vista sociale”.
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