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Il caso
23 Agosto 2024 - 12:48
La recinzione spaccata, cipolle, meloni, pomodori, insalata e anche una pianta di peperoncino sradicata e portata via.
È questa la situazione che hanno ritrovato i volontari della Caritas di Ciriè quando, nella mattinata di mercoledì 21 agosto, sono arrivati all’orto dell’associazione, preso di mira da alcuni ladri che nella notte hanno rubato gran parte di quanto coltivato nelle scorse settimane, con tanta passione e sotto il sole dell’estate.
“Non ci sono parole - scrivono sulla pagina social di Costruiamo la Pace Caritas - ma rabbia, pena e rancore. Il nostro lavoro è andato in fumo! Questa notte qualche furbo ha deciso di portarci via tutte le verdure. Il nostro lavoro e quello dei nostri ragazzi. Che tristezza”.
E sì, perché nel terreno in questione (poco dopo il cimitero della città), oltre ai volontari della Caritas locale guidata da Don Alessio, lavorano anche dei giovani provenienti da contesti e situazioni difficili, sfruttando l’opportunità di alcune “borse lavoro”.
I supporti che reggevano le cipolle prima e dopo il colpo dei ladri
“Questo appezzamento fino a 3 anni fa era gestito da una cooperativa - ci spiegano dalla Caritas - È molto grosso e quindi spesso non era in ordine o veniva lasciato abbandonato a sé stesso. Nel 2021 la Caritas è stata riaperta: abbiamo una mensa, delle docce e un emporio solidale. Poi Don Alessio ha deciso di iniziare a gestire anche l’orto. Grazie alle borse lavoro sono arrivati quattro ragazzi: siamo in gran parte donne qui, quindi oltre a coltivare ci danno anche un aiuto materiale con alcune faccende più fisiche. L’iniziativa per altro stava andando molto bene: l’orto era bellissimo e avevamo cominciato a vendere qualcosina, sempre su offerta ovviamente”.
I ladri sarebbe entrati all’interno dell’area spaccando e tagliando la recinzione che delimitava l’orto. Avvolti dal buio della notte hanno avuto vita facile, anche perché nelle scorse settimane le colture di grano che “nascondevano” alla vista l’area sono state tagliate, rendendo la zona inevitabilmente più esposta.
“Il lavoro è faticoso certo, ma è anche una soddisfazione vedere i ragazzi lavorare. Imparano e sono contenti” commentano sconsolati dalla Caritas.
Negli scorsi giorni l’associazione ha sporto denuncia presso i carabinieri locali, anche se sarà difficile riuscire a rintracciare i colpevoli vista l’assenza in zona di dispositivi di video-sorveglianza. “Noi di certo non ci facciamo abbattere e abbiamo sporto denuncia - aggiungono - installeremo delle telecamere e ricominceremo”.
Sulla questione, negli ultimi giorni, è anche intervenuta la sindaca di Ciriè Loredana Devietti: “Che tristezza, questa è una bellissima iniziativa che ho sempre apprezzato - commenta la prima cittadina - Mi dispiace sempre quando la fatica e l’impegno di una realtà all’interno di una comunità non solo non vengono apprezzati ma vengono dileggiati e vandalizzati. Grazie a Costruiamo la Pace Caritas per la determinazione e la positività che mettete e che continuerete a mettere nonostante tutto e tutti”.
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