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Cronaca

Lutto per Maria Rosa Ortalda, la signora della "Pasticceria Bonfante" e dei nocciolini di Chivasso

Il ricordo di Maria Luisa Coppa (Ascom): "Penso a lei e penso ad una signora sempre sorridente, perfetta nel suo modo di essere"

Chivasso

Maria Rosa Carucci, vedova Ortalda, con il figlio Franco nella loro pasticceria

Fin troppo scontato dire che un altro pezzo di storia di Chivasso se ne è andato. Sì. Perché per tutti quelli che negli ultimi sessant’anni hanno varcato almeno una volta l’ingresso della pasticceria Bonfante di via Torino 29, il sorriso e la cordialità di Maria Rosa Carucci, vedova Ortalda, era qualcosa di più di una semplice formalità.

Penso a Maria Rosa e penso ad una signora sempre sorridente, perfetta nel suo modo di essere, con quel vassoio di pasticcini in mano mentre lo sta componendo, dietro al bancone”. Maria Luisa Coppa, presidente Ascom Confcommercio Torino, chivassese, quasi si commuove al di là del telefono nel ricordare la commerciante.

Maria Rosa Ortalda si è spenta in questi giorni di fine agosto. Aveva 89. Vedova del marito Italo, anche lui commerciante e per anni presidente Ascom, la si poteva incontrare ancora dietro al bancone della pasticceria di via Torino, oggi portata avanti con la stessa passione e dedizione dal figlio Franco. 

La storia della pasticceria “Bonfante” e della famiglia Ortalda è una storia che si lega a filo doppio con la città di Chivasso e i suoi prodotti tipici, i celebri “nocciolini”.

Nella pasticceria

La pasticceria “Bonfante”, inserita nel circuito delle Pasticcerie Storiche del Canavese, inizia a viziare i chivassesi con i suoi prodotti dolciari nel 1922, subentrando all’antica pasticceria “Piatti” già attiva nell’Ottocento. Luigi Bonfante rileva l’attività con il preciso intento di rilanciare e rendere famosi i “nocciolini” anche oltre i confini di Chivasso. E a lui, insieme ad Ernesto Nazzaro, si deve proprio la notorietà guadagnata ben presto in tutta Italia dai “noasetti” confezionati nel famoso pacchetto rosa e creati ad inizio ‘800 dal pasticcere chivassese Giovanni Podio.

L’interno della pasticceria Bonfante è ancora oggi un piccolo gioiello in stile liberty: i marmi, gli specchi, i banconi e la boiserie in noce piemontese, finemente decorata, conferiscono al locale una suggestiva atmosfera d’epoca. Dal 1963 l’attività è stata rilevata dalla famiglia Ortalda, Italo e dalla sua gentile consorte Maria Rosa, insieme ai coniugi Mariuccia e Vittorio Bonfante (fratello del fondatore Luigi).

Con Abbà e Bela Tolera di un Carnevale di Chivasso

Italo Ortalda, presidente negli anni Ottanta e per molto tempo dell’Ascom chivassese, era già stato barista dal ’46 al ’56 nell’omonima pasticceria. 

Nel 2004 i coniugi Italo e Maria Rosa Ortalda vennero insigniti del premio “Nocciolino d’Oro” dalla stessa Ascom per aver deliziato per anni i chivassesi. 

Italo Ortalda si è spento da qualche anno ormai. 

L’attività è oggi portata avanti dal figlio Franco, con la presenza della mamma, sempre sorridente e cordiale, nella pasticceria. 

Punto di rifermento dei chivassesi che hanno portato alto il nome della città nel mondo: non era inusuale, fino a qualche tempo fa, incontrare alla pasticceria "Bonfante" big come Simona Ventura o il campione del mondo delle moto Francesco Pecco Bagnaia con la moglie Domizia Castagnini. 

Sorridente al tavolino della sua pasticceria

Maria Rosa è stata davvero una grande commerciante - la ricorda Maria Luisa Coppa - ha sempre anteposto il sorriso e la gentilezza in qualsiasi situazione. Era impeccabile con tutti. Ha rappresentato un modello di commercio vincente, che ha dato lustro a Chivasso, nonostante portare avanti questo lavoro richiedesse molti sacrifici. Il Nocciolino d’Oro, quando venne assegnato a lei e al marito, fu un premio più che meritato perché erano davvero un esempio di dedizione e di abnegazione al lavoro. Non posso che ringraziarla per tutto quello che ha dato a Chivasso, anche se non sempre questa città abbia la lucidità di riconoscere cosa vuol dire portare avanti un’impresa per così tanti anni, offrendo un servizio impeccabile con straordinaria cortesia proprio come faceva Maria Rosa”.

Maria Rosa Carucci verrà ricordata questa sera, giovedì 29 agosto, alle ore 17.45 durante la Santa Messa celebrata in Duomo.

I funerali si svolgeranno domani, venerdì 30 agosto, alle ore 10.15 nella stessa Chiesa: la salma riposerà poi nella tomba di famiglia al cimitero di Moriondo. 

Maria Rosa Carucci lascia il figlio Franco con Alberta, la sorella Adriana, i cugini con le rispettive famiglie, l’affezionata Teresa, Michela, Elena e Galileo, oltre a tutti i collaboratori di una vita della pasticceria "Bonfante".

Ai famigliari le condoglianze della sezione Uildm Paolo Otelli di Chivasso.

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