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Cronaca

Maltempo nelle Valli di Lanzo: ancora 20 persone isolate. I volontari dal cuore grande ripuliscono il territorio

Le immagini delle alluvioni sono finite addirittura sulla CNN; molti i volontari a rimuovere fango e detriti

Maltempo nelle Valli di Lanzo: ancora 20 persone isolate. I volontari dal cuore grande ripuliscono il territorio

Sono stati giorni complicati quelli che, a ridosso del fine settimana, hanno vissuto le Valli di Lanzo a causa della fortissima ondata di maltempo: alluvioni, frane, inondazioni e strade inagibili, con un enorme flusso di acqua che ha invaso i guadi dei fiumi e le strade dei paesi valligiani, da quelli situati a fondo valle fino ai più alti.

I danni più ingenti si sono registrati a Usseglio, dove nella giornata di sabato 29 giugno una frana ha bloccato temporaneamente la viabilità; stessa situazione a Chialamberto, con una colata di fango e detriti che ha isolato più e più persone in Valle, senza contare le impressionanti immagini del torrente Vassola esondato tra le case della cittadina. A Balme, il paese più alto del territorio, il versante della montagna si è trasformato in una “parete” dove le cascate (precedentemente secche) scorrevano libere e abbondanti, mentre i paurosi filmati dei fiumi in piena a Noasca e nella Valle dell’Orco hanno fatto il giro del mondo, finendo addirittura sui canali dell’emittente americana CNN.

E dopo due giorni dai nubifragi, sul territorio procede la conta dei danni: “a 48 ore dall’evento alluvionale che ha colpito la Val Grande di Lanzo risultano ancora 20 persone isolate nel paesino ubicato a 900 metri di quota - spiega il meteorologo per Rai Piemonte Andrea Vuolo - l’insieme dei danni causati dall’esondazione del torrente Vassola, in mezzo al paese, poteva essere probabilmente peggiore, ma dopo le alluvioni del 1993, 1994 e 2000 i lavori di messa in sicurezza del territorio hanno dato - per fortuna - i loro frutti”.

Le cascate sulla parete della montagna a Balme

Tra i video dei torrenti esondati e delle macerie lasciate dopo il passaggio del nubifragio, però, c’è anche un altro lato da raccontare, che sembra far tornare un po’ di sole in un’estate anomala e che tarda ad arrivare: quello del grande cuore dei cittadini delle Valli di Lanzo, fatto di volontari e abitanti, dai più giovani agli anziani, che sono scesi in strada con tanto di scarponi e pale per ripulire i loro paesi. Una di loro è Anna, 95enne di Chialamberto che sabato sera ha visto la sua casa riempirsi d’acqua.

“Resto qui, non me ne vado. C’era tanta acqua ma adesso puliamo tutto” ha raccontato sulle colonne del quotidiano La Stampa dopo essere stata portata in salvo dal soccorso Alpino di Forno Alpi Graie.

Il guado sulla Stura a Viù quasi del tutto ripulito

Anche a Lemie, dove era previsto per sabato sera un evento dedicato a Vasco Rossi con il gruppo RewindTorino, concerto saltato a causa del maltempo, i volontari della Pro Loco sono comunque scesi in paese, cantando, per rimuovere fango e detriti: La serata a causa del Meteo è “andata” - dicono i volontari Pro Loco - ma con il cuore vogliamo comunque ringraziare coloro che erano presenti e hanno cantato affondando piedi e scarpe nel fango con l’ombrello. In tutta la vallata erano previsti eventi gestiti da volontari, sia nelle Frazioni di Viù, che di Lemie e Usseglio. Il meteo ci ha massacrato tutti, nel nostro caso “andare in onda” era il danno minore. Non è stata una vittoria per nessuno, nemmeno un combattimento ad armi pari, ma dobbiamo fare come le fenici e risorgere dalle ceneri. Teniamo duro e andiamo avanti insieme”. Nel Comune di Viù, invece, questa mattina (martedì 2 luglio, ndr) il guado sulla Stura risultava già quasi completamente ripulito dai danni del nubifragio, con ruspe e volontari al lavoro.

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha dichiarato che 25 milioni di euro sarebbero già pronti per far fronte ai danni causati dal maltempo e, mentre si attendono ulteriori chiarimenti sugli aiuti per i Comuni, le Valli di Lanzo chiudono questi giorni difficili con la consapevolezza di “avere un gran cuore”, quello di cittadini, volontari e amministratori pubblici che sono scesi in strada per ripulire il loro amato territorio. 

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