Le urla strazianti che hanno svegliato i residenti di Leinì due notti fa risuonano ancora nell'aria: "Sono due anni che tentano di uccidermi". Questa frase, confermata dai testimoni, rende ancora più misteriosa la vicenda dell'uomo di 45 anni precipitato dai parcheggi rialzati del complesso residenziale Betulle 1, situato tra via Carlo Gremo e viale Europa. Le circostanze dell'incidente rimangono nebulose: si è lanciato da solo o è stato aggredito?
L'uomo è caduto da un'altezza di qualche metro, finendo nell'area di manovra dei garage sottostanti, riportando gravi lesioni e fratture alle gambe. "C'erano altre due persone, gli hanno teso un'imboscata", ha dichiarato un residente che ha assistito alla scena e preferisce rimanere anonimo. Questo testimone ha riferito di aver sentito la vittima pronunciare quelle parole che ora indirizzano le indagini dei carabinieri verso una pista di violenza premeditata.
Le indagini sono condotte dalla Stazione di Leinì e dal Nucleo Radiomobile della Compagnia di Venaria, che stanno cercando di far luce su un contesto di liti familiari che durerebbe da anni. Al centro della controversia ci sarebbero le attività commerciali di famiglia: una panetteria a Nichelino gestita da un parente della vittima e una tabaccheria amministrata da altri parenti in un altro comune.

L'incidente è avvenuto poco prima dell'alba di lunedì, intorno alle 4 del mattino. La vittima stava probabilmente andando a recuperare l'auto nel piazzale interno del complesso residenziale, accessibile dall'esterno a causa di cancelli rotti e sempre aperti. Secondo le prime ricostruzioni, due persone lo attendevano sul posto. Gli aggressori sono coinvolti nella caduta? Lo hanno spinto o lui si è gettato per sfuggire?
Le urla dell'uomo hanno svegliato i residenti, che hanno immediatamente chiamato il 112. Sul luogo sono arrivate ambulanze e pattuglie dei carabinieri. Mentre i sanitari trasportavano il ferito all'ospedale Giovanni Bosco di Torino, le forze dell'ordine hanno iniziato la ricerca degli aggressori, finora senza successo. Non risultano denunce al momento, ma le autorità proseguiranno le indagini anche senza una querela formale, considerando la gravità dell'incidente.
La vittima, che dovrebbe riprendersi dopo una lunga degenza, sarà centrale per chiarire le dinamiche dell'episodio. Le sue dichiarazioni potrebbero fornire elementi cruciali per risolvere il mistero e stabilire le responsabilità. Nel frattempo, la comunità di Leinì resta in attesa di risposte definitive su un evento che ha scosso profondamente la loro tranquillità quotidiana.