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Il caso
05 Aprile 2024 - 16:33
È una vera e propria ondata di solidarietà quella che nelle scorse è arrivata nei confronti degli amministratori della città di Ciriè, comune in cui è stata recapitata una lettera di minacce.
A divulgare la notizia ieri è stata proprio la prima cittadina della città dei D'Oria, Loredana Devietti, che con un lungo post su Facebook ha scelto di raccontare quanto successo: "Qualche giorno fa abbiamo ricevuto una lettera indirizzata all’amministrazione comunale, dal contenuto spiacevole e non firmata. Ho pensato molto se fosse il caso o meno di parlarne, di rendere pubblico quanto avvenuto e ho deciso di farlo anche per tutelare chi vive e lavora vicino a me e con me - ha scritto Devietti - Ma la lettera che abbiamo ricevuto andava oltre la critica, giungendo alle offese e alle minacce gravi, a noi amministratori e alle nostre famiglie. Non sono il primo Sindaco che si deve confrontare con atti di viltà e codardia e non sarò certo l'ultimo perché il mondo è pieno di persone incapaci di affrontare con senso civico ed educazione un semplice scambio di vedute"
Ed è sotto il post della Sindaca che, nelle scorse, ore si sono susseguiti tutta una serie di messaggi di solidarietà e vicinanza da parte di cittadini e conoscenti.
“Non ti curar di loro ma guarda e passa. Così dovete fare: continuare a lavorare per Ciriè con l’impegno che avete sempre dimostrato senza preoccuparvi delle parole di chi poco sa e meno ancora fa. Massima solidarietà a te e al tuo team” dice Monica; “ho quasi 90 anni e vivo a Cirié da 75. Amministrazioni ne ho viste tante, ma posso assicurare che la vostra ha fatto tutto il possibile per far progredire Cirié, con opere che saranno ricordate dalle generazioni future. Una lettera anonima è, secondo il mio parere, l’atto più indegno e vile che una persona possa compiere verso gli altri. Parola di un Novantenne” rincara Franco, ciriacese DOC.
E ancora. “Avanti tutta come state facendo e come avete sempre fatto, senza badare a questi pavidi individui. Avete tutto il mio sostegno e la mia stima” aggiunge Ivo, con Santino che continua: “importanza zero. Non date nessuna considerazione a vigliacchi che si nascondono dietro una lettera anonima. Possono benissimo andare a vivere in altre città e paesi degni di loro”.
Il pensiero più importante di tutti, però, forse resta quello di Roberto Montà, dall’associazione Avviso Pubblico - Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione, che da anni si occupa di promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile al fianco delle pubbliche amministrazioni.
“Ogni 19 ore in Italia (stando ai dati del 2021, ndr) un amministratore è oggetto di atti di intimidazione e di minacce, in alcuni casi dirette e violente - dice Montà - fate bene a denunciarlo pubblicamente e alle forze dell’ordine perché è un atto grave e che mina alla base la democrazia. Esprimo la mia solidarietà personale e da parte dell’associazione”.
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