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Cronaca
17 Gennaio 2024 - 12:56
Poteva essere una tragedia, e invece è una storia che sta facendo commuovere tutto il Canavese.
Stiamo parlando di Lorenzo, il neonato che nel tardo pomeriggio di sabato 13 gennaio è stato abbandonato a fianco a un cassonetto dell’immondizia a Villanova.
Lo hanno visto in pochi, ma il piccolo Lorenzo è già nel cuore di tutti e, soprattutto nel piccolo Comune canavesano, le manifestazioni d’affetto non sono mancate.
Sono stati proprio gli studenti di Villanova che, pennarelli e colori in mano, questa settimana di fronte alle rispettive scuole hanno affisso degli striscioni per dare il “benvenuto al mondo” al bimbo, ancora all’ospedale di Ciriè.
“Benvenuto piccolo Lorenzo” si legge su un cartellone azzurro appeso di fronte alle finestre della scuola dell’infanzia Collodi. Un pupazzetto avvolto in una coperta e le impronte delle mani degli alunni sulla carta. Stesso striscione anche per la scuola primaria A. Varaia, con un fiocco azzurro e un palloncino.
Gli studenti della scuola dell'infanzia Collodi
“Ciao piccolo, ben arrivato fra noi - scrivono sulla pagina ufficiale del Comune - con la tua forza hai dimostrato alla nostra comunità la tua grande voglia di vita. Ci hai resi orgogliosi! Sappi che ti abbiamo già accolto con amore, come ha fatto la famiglia di Paolo (i primi a soccorrere il neonato, ndr) con l’aiuto delle forze dell’ordine e dei sanitari. Lo stesso aiuto, se lo vorranno, potrà essere dato ai tuoi genitori. Ciao Lorenzo, 1217 fortissimi abbracci dalla Comunità di Villanova Canavese” firmato, Il Sindaco, l'Amministrazione e i dipendenti del Comune.
Lo striscione di fronte alla scuola primaria A. Varaia
A livello di indagini, la procura di Ivrea ha aperto un fascicolo di inchiesta, con le ipotesi di reato che vanno dal tentato infanticidio al tentato omicidio, a seconda di chi ha materialmente lasciato il piccolo all'interno di un sacchetto di plastica in vicolo San Giuseppe. Secondo gli inquirenti non ci sarebbero dubbi sull'intento di chi ha lasciato il neonato. Infatti, stando alle relazioni dei medici dell'ospedale di Ciriè, che lo hanno preso in cura dopo il salvataggio da parte della famiglia Laforet, il piccolo, che aveva ancora placenta e cordone ombelicale attaccati, non avrebbe superato la nottata a causa delle rigide temperature.
Mentre le indagini sono in corso, in tutta questa vicenda una cosa è certa: nonostante un inizio in salita, il piccolo Lorenzo adesso può contare sulle cure e l’affetto di tutte le persone che hanno preso a cuore la sua storia, prima fra tutti proprio la piccola cittadina di Villanova Canavese.
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