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Il caso
15 Gennaio 2024 - 17:38
A Settimo sta prendendo sempre più piede un metodo di raggiro molto particolare, quello della “truffa del drone”.
Di cosa stiamo parlando?
Una coppia di residenti nelle scorse settimane avrebbe acquistato online un drone, i classici mini-aeromobili con dispositivo di pilotaggio da remoto. Ottimi per fare le riprese aeree o semplicemente per giocare con i figli, dirigendo il macchinario con un piccolo telecomando da terra.
Effettuato il pagamento, il drone è arrivato a casa dei settimesi che lo avevano ordinato, ma dopo qualche “giro di prova” la coppia si è accorta di un malfunzionamento, qualcosa non andava.
I due si sono quindi messi in contatto con il centro assistenza del sito da cui avevano acquistato il dispositivo, segnalando il malfunzionamento. I truffatori, poi, si sarebbero presentati a casa dei settimesi per gestire il problema: “sì il drone ha un difetto. Lo possiamo riprendere, ma se aprite questa polizza o pacchetto di assistenza per due anni sarete coperti da eventuali danni”.
Sembrava tutto normale, peccato che i droni fossero “fallati”: venivano venduti direttamente con delle problematiche, per poi mettersi in contatto con gli acquirenti per far aprire delle sorta di assicurazioni, da cui i truffatori percepivano altri introiti.
Il raggiro è stato scoperto grazie all’intervento dei carabinieri di Settimo, che hanno anche identificato una delle donne dietro a questo meccanismo: “la venditrice” era già stata denunciata altre 6 volte per fatti analoghi.
Capillare l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno sventato altre ipotetiche truffe di cui non sarebbe stato semplice accorgersi.
Ricordiamo che in Italia possedere un drone non è una cosa da poco: se il dispositivo pesa più di 300 grammi è obbligatoria la registrazione presso l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ENAC) e il certificato di idoneità al volo. Ancora, è necessario munirsi di un’assicurazione sulla responsabilità civile che copra gli eventuali danni causati a terzi durante l’utilizzo; allo stesso modo occorre rispettare i limiti imposti in alcune aree su cui non si può volare e il diritto alla privacy, non riprendendo o fotografando persone senza il loro consenso.
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