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L'elettricista querela il deputato "con la pistola". "Mi ha sparato!"

I primi soccorsi glieli ha prestati la suocera, che è infermiera. Poi è stato portato in ospedale, a Ponderano.

L'elettricista querela il deputato "con la pistola". "Mi ha sparato!"

"Perché non ho denunciato prima? Perché lui è un politico e io sono un semplice operaio". Luca Campana, l'elettricista di 31 anni rimasto ferito la notte di capodanno da un colpo esploso dalla pistola del deputato di Fdi Emanuele Pozzolo, rompe il silenzio qualche ora dopo avere lasciato la procura di Biella.

Agli inquirenti, dove si è presentato insieme al suo avvocato, Marco Romanello, ha consegnato una querela contro il parlamentare e ha raccontato ciò che gli è successo durante quella che doveva essere una normale serata di festeggiamenti a Rosazza, suggestivo paesino dell'Alta Valle Cervo.

Una versione diametralmente opposta rispetto a quella fatta filtrare da Pozzolo, che ha escluso di avere provocato lo sparo sia pure in maniera fortuita: lui, Luca, l'arma non la stava maneggiando. Diversi testimoni peraltro avrebbero già avvalorato il resoconto dell'elettricista: "Non avevo nemmeno capito - dice appoggiandosi alla stampella - se fosse una pistola vera o finta. Quando ho sentito la botta alla gamba ho pensato che fosse un proiettile del tipo di quelli del paintball. Era doloroso, ma sopportabile. Mi sono spostato in un'altra stanza per verificare meglio, ho visto il buco e sono stato male".

I primi soccorsi glieli ha prestati la suocera, che è infermiera. Poi è stato portato in ospedale, a Ponderano. La pallottola gli si era conficcata nel quadricipite dopo avere percorso una traiettoria parallela al pavimento (questo esclude che abbia raccolto l'arma da terra). I medici, con un delicato intervento di microchirurgia, l'hanno estratta dalla parte opposta della coscia, quella posteriore, sotto il gluteo. "Ora sento un crampo continuo al muscolo e ogni movimento mi aumenta il dolore".

Campana si definisce "arrabbiato" più che altro per le storie che sono circolate in questi giorni.

"Comprendo - dice - che è stato un fatto accidentale ma mi basta che si prendano le loro responsabilità".

Responsabilità che saranno accertate dai pm e dai carabinieri in un procedimento aperto per lesioni, esplosione pericolosa e omessa custodia di arma, dove Pozzolo, che in questi giorni è a casa dei genitori nel Biellese, è l'unico indagato.

Si attendono gli esiti dello Stub, l'esame specialistico per rilevare tracce di polvere da sparo, effettuato su mani e abiti del parlamentare. Oggi l'elenco dei testimoni si è allungato con l'audizione di un sostituto commissario di polizia penitenziaria, capo scorta del sottosegretario Andrea Delmastro. L'agente è il genero di Campana (il 31 enne convive con la figlia, Valentina, da cui ha avuto due bambini) ed era alla festa insieme al componente del governo. Anche lui avrebbe sostanzialmente confermato il racconto dell'elettricista.

Fra i punti fermi dell'indagine c'è l'assenza di Delmastro, che era fuori dal locale al momento dello sparo. Prima dell'arrivo di Pozzolo (che aveva atteso la mezzanotte con la famiglia) in una strada vicina un gruppetto di giovani aveva salutato l'anno nuovo facendo esplodere dei 'botti' così rumorosi che alcuni partecipanti alla festa erano usciti per lamentarsi. Alla festa, peraltro, c'erano dei bambini. Ed è proprio pensando ai bambini che Luca Campana osserva che "poteva andare molto peggio'. 

La casa dei genitori in montagna il rifugio di Pozzolo
A Rosazza e Campiglia Cervo poca voglia di parlare della vicenda

Visti da dentro, i due paesini del Biellese diventati noti alle cronache in questi giorni per il colpo partito accidentalmente da una mini-pistola del deputato Emanuele Pozzolo, restano molto estranei alla vicenda e la voglia di parlarne è poca.

A Rosazza, dove si è tenuta la festa in cui è accaduto l'incidente, quando Pozzolo è passato a salutare, a conoscere il deputato sono in pochi.

Dal 2022 ha preso residenza nel vicino comune di Campiglia Cervo in frazione Bussetti, un piccolo gruppo di case servite da una strada neppure molto agevole d'inverno. Mentre la moglie, con i figli, ha mantenuto la residenza a Vercelli.

Hanno scelto però la casa nel Biellese per il Capodanno, come dimostra anche una foto postata sulla pagina Facebook proprio da Pozzolo, l'ultimo giorno dell'anno: ritrae marito, moglie e bambini pronti a festeggiare il passaggio al 2024 nella casa di Campiglia.

Nella frazione in questi giorni in giro non c'è anima viva, anche perché si tratta soprattutto di seconde case che vengono abitate per la gran parte d'estate dai villeggianti.

Sempre a Campiglia, ma in un'altra frazione abitano i genitori, che frequentano la Valle Cervo da anni. Persone stimate da tutti, si riesce a sapere in paese, dove raccontano di vederli alla messa della domenica e che siano amanti delle camminate, come anche il figlio.

Il deputato in questi giorni sarebbe proprio da loro, in attesa di capire l'evoluzione della vicenda. Avrebbe sentito alcuni compagni di partito, a cui ha continuato a dare la sua versione, ovvero quella di non essere stato lui a sparare accidentalmente quella notte, e si è affidato all'amico e sindaco a Vercelli Andrea Corsaro come legale.

Dal momento dell'incidente non avrebbe più avuto contatti con la famiglia Delmastro, che era stata l'organizzatrice della festa a Rosazza, a partire dalla sindaca del paese, Francesca Delmastro, sorella del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, che era stato tra i partecipanti e al momento dell'incidente era alla propria auto, mentre la sorella era già via. A Rosazza tutti chiedono di non parlare del paese come in questi giorni.

Neppure un centinaio i residenti effettivi, ci sono molti anziani, ma anche coppie che hanno scelto il borgo della Valle Cervo come residenza. "Ci abbiamo messo tanto per farci apprezzare come uno dei borghi più belli d'Italia e ora parlano di noi solo per lo sparo di Capodanno", spiega un residente.

Molti hanno saputo solo accendendo il telegiornale o dai giornali. Anche il vicesindaco, Andreino Zanchetta, ha appreso della vicenda il giorno dopo: "Me l'ha riferito la sindaca. È una brutta storia, non si va a una festa armati. Anche lei è rimasta allibita". 

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