Cerca

Cronaca

In malattia da 2 anni, gestiva un bar: ecco come il postino fregava le Poste (e non consegnava le lettere...)

Nel guai anche il medico che gli firmava la mutua: sono stati arrestati entrambi. Le indagini partite dalle segnalazioni sulla mancata corrispondenza

Poste Italiane

Un medico di base e un dipendente di Poste Italiane sono finiti agli arresti domiciliari con l'accusa di aver rilasciato e utilizzato certificazioni mediche false

Quando pensi di averle sentite tutte, c'è sempre qualcosa che arriva a farti dire: toh, guarda! Senti questa!

L'ultima della serie arriva dal Verbano Cusio Ossola, dove un medico di base e un dipendente di Poste Italiane sono finiti agli arresti domiciliari con l'accusa di aver rilasciato e utilizzato certificazioni mediche false, attestanti una malattia per giustificare una assenza dal servizio lunga quasi due anni.

Nei confronti del medico gli inquirenti ipotizzano anche il reato di corruzione, ritenendo che abbia ottenuto utilità in cambio del rilascio delle certificazioni mediche, mentre il dipendente dovrà rispondere anche di truffa aggravata in danno della sua amministrazione, avendo percepito la retribuzione durante il periodo di falsa malattia.

Nel periodo di assenza dal lavoro, il dipendente di Poste Italiane avrebbe gestito un bar di Verbania, intestato al figlio e frequentato anche dal medico.

Proprio da numerose segnalazioni sulla sua presenza nel locale nonostante lo stato di malattia dichiarato, oltre che dal ritrovamento a casa sua di numerosa corrispondenza non distribuita, sono scattate le indagini.

Le indagini, coordinate dal procuratore Olimpia Bossi, sono condotte dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria di Verbania che stanno proseguendo negli accertamenti verificare se vi siano ulteriori posizioni sospette di altri assistiti dallo stesso medico.

Le ordinanze di misura cautelare sono state emesse dal gip Mauro D'Urso.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori