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Tragedia di San Francesco

Avviso di garanzia per il pilota dell'aereo "Freccia Tricolore": accanto al disastro c'è l'omicidio colposo

Focus sugli eventuali rischi di bird strike

Avviso di garanzia per il pilota dell'aereo "Freccia Tricolore"

Avviso di garanzia al maggiore Oscar Del Dò, il pilota dell'aereo 'Freccia Tricolore' che il 16 settembre si è schiantato al suolo a San Francesco al Campo (Torino).

L'atto giudiziario, notificato dai carabinieri su indicazione della procura di Ivrea, non contiene accuse specifiche o attribuzioni di responsabilità. Si tratta infatti di un passaggio dettato dalla procedura in vista dei numerosi accertamenti tecnici irripetibili che dovranno essere svolti.

Ci sono però le indicazioni sui profili di reato presenti nel fascicolo di indagine: accanto al disastro c'è l'omicidio colposo per via della morte di una bambina di 5 anni, Laura Origliasso.

La piccina era con il resto della famiglia in un'auto che ha preso fuoco. Il papà è stato dimesso ieri, mentre la mamma è rimasta nel reparto chirurgia plastica dell'ospedale Cto per la cura delle ustioni a un braccio; il fratello, di 12 anni, è al Regina Margherita a basso regime di sedazione.

Oggi davanti all'asilo di San Francesco al Campo è comparso un drappo con un grosso cuore rosso e tanti cuoricini con i nomi dei piccoli compagni di Laura.

La festa del patrono è stata annullata in segno di lutto.

Al maggiore Del Dò è stato affidato un avvocato d'ufficio, Federica Cerrato. I rumors assicurano che la difesa del militare sarà però presa da un legale dell'Avvocatura dello stato.

Il recupero della carcassa della 'Freccia' Pony 4 è stato completato. Il materiale è stato depositato a Volpiano, sotto stretta sorveglianza, in un hangar di pertinenza del primo Nucleo elicotteri dei carabinieri, e sarà messo a disposizione degli specialisti che, su richiesta della magistratura, svolgeranno gli approfondimenti necessari.

Scatola nera, comunicazioni audio, analisi dei rottami serviranno per chiarire in via definitiva cosa è successo. L'ipotesi che ha preso corpo fin dai primi momenti è quella di un "bird strike", l'impatto violento con uno stormo subito dopo il decollo dall'aeroporto di Caselle.

Uno degli uccelli è finito nel vano motore e, come avviene in questi casi, le palette del compressore si sono sfasciate guastando l'impianto. Nelle chat dei piloti circolano messaggi secondo i quali alla pattuglia era stato dato un rischio di bird strike "moderato".

Il procuratore capo, Gabriella Viglione, frena: "È ancora presto. Non sappiamo nemmeno se è roba autentica".

A preoccuparsi della presenza di animali deve essere l'aeroporto: questo sarà uno dei nuovi fronti di indagine. L'ultimo rapporto Enac, relativo al 2022, ha promosso lo scalo di Caselle, anche se il cosiddetto "indice di rischio" (0,16) non è fra i più bassi d'Italia. Tenendo presente che, come avverte Alberto Bannino, presidente dell'Aero Club Torino, "ridurre a zero le probabilità di un bird strike è impossibile".

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