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Strage di Brandizzo

"Ho scoperto che mio marito era morto guardando facebook"

La moglie di Sorvillo lamenta di essere stata abbandonata dalle istituzioni. Intanto i compaesani stanno raccogliendo fondi per aiutare la sua famiglia

Brandizzo

Giuseppe Sorvillo e la moglie Daniela Tommasiello

Ho saputo che mio marito non c’era più leggendo la notizia su Facebook. Erano le sei di mattina, lui era morto dalla mezzanotte insieme agli altri quatto suoi colleghi. Nessuno si è preoccupato di informarmi, di venirmi a dire che mio marito non c’era più”.

Daniela Tommasiello, 36 anni, urla la sua rabbia per la morte del marito Giuseppe Sorvillo, 43, una delle cinque vittime della strage del treno di Brandizzo. 

Insieme, Daniela e Giuseppe vivevano in una casetta in via Lanzo, a Brandizzo, poco distante da quei binari dove l’operaio ha perso la vita. Con loro i due figli, di 9 e 7 anni, che domani mattina torneranno a scuola.

Continuano a chiedere del loro papà.

Oggi, in quella casa sono rimasti loro e la mamma, Daniela, cui le amiche stanno dando supporto e conforto. 

Ventiquattr’ore prima di morire, a Sorvillo era stato rinnovato il contratto di lavoro con la Si.Gi.Fer., l’azienda di Borgo Vercelli che ha in appalto la manutenzione dei binari sulla rete ferroviaria.

"Giuseppe era entusiasta del lavoro non aveva sentore di rischi. Era arrivato da poco e guadagnava" spiega ai cronisti la moglie di Sorvillo. 

Con quella prospettiva aveva acquistato una casa. Ora i brandizzesi vogliono aiutare Tommasiello a pagarla, per toglierle almeno quel peso.

La colletta, organizzata dall’associazione “Una Finestra su Brandizzo”, è arrivata a 25 mila euro. E il sindaco Paolo Bodoni continua a lanciare appelli sui social: “Vogliamo aiutare Daniela e i suoi bambini. Forza!”. 

Da chi non vuole aiuti Daniela Tommasiello, invece, è dalle istituzioni. "Nessuno si è fatto vivo. Hanno bussato a casa nostra una volta sola, perché avevano bisogno del Dna di mio marito per capire di chi sono i resti dei corpi".

Non vuole sentire parlare nemmeno di funerali di Stato: “Vogliamo salutarlo qui, a Brandizzo, e salutarlo in pochi intimi. Sarebbe uno strazio dover partecipare ad un funerale a Vercelli”.

Daniela Tommasiello è una donna che oggi si sente sola. Come sola si sente anche Carmen Capellupo, moglie di Andrea Gibin, il caposquadra 53enne sopravvissuto all’incidente. Gibin è indagato insieme al tecnico di Rfi Antonio Massa, 46 anni, di Grugliasco.

Sopravvissuto all'incidente, è sotto shock: i medici gli hanno ordinato di non parlare della tragedia, con nessuno.

Mio marito per primo era lì con loro, ha visto tutto. Ma non c’entra niente”, dice Capellupo.

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